Ucraina: bombe russe su tutto il paese, paura per la centrale nucleare di Zaporizhzhia

In una foto d'archivio la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia.
In una foto d'archivio la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. ANSA/SERGEI SUPINSKY

MADRID. – Nella notte bombardamenti russi hanno colpito le regioni ucraine di Kharkiv e di Odessa. Se il Cremlino, per bocca del suo ministro della Difesa Sergei Shoigu, citato dalle agenzie russe, sostiene che “le armi di alta precisione a lungo raggio lanciate dall’aria, dal mare e da terra, compresi i missili ipersonici Kinzhal, hanno colpito obiettivi cruciali delle infrastrutture militari, imprese del complesso militare-industriale e strutture energetiche che le alimentano”, un messaggio su Telegram del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sostiene che gli attacchi abbiano colpito, oltre alle infrastrutture critiche, edifici residenziali.

Colpita anche Kiev

Secondo i funzionari ucraini, i morti nei bombardamenti sarebbero almeno 11. La Russia avrebbe sparato almeno 81 missili, di cui 34 sarebbero stati abbattuti, secondo quanto riportato su Telegram dal comandante in capo delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhny. Gli attacchi avrebbero colpito tutto il paese, inclusa la capitale Kiev.

Il ministro della Difesa russo sostiene comunque che questi attacchi siano stati una “massiccia rappresaglia” per “l’attacco terroristico” nella regione frontaliera di Bryansk, perpetrato da un commando infiltrato dall’Ucraina.

Zaporizhzhia senza energia elettrica

Ad esser stata colpita è anche la regione di Zaporizhzhia. Questi attacchi hanno danneggiato “l’ultima linea che alimentava la centrale nucleare di Zaporizhzhia”, stando a quanto afferma il ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko e riportato via Telegram dalla società energetica ucraina Energoatom.

Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), nel corso della sua relazione al Consiglio dei governatori dell’organizzazione sulla situazione dopo i bombardamenti russi, spiega comunque che nella centrale c’è abbastanza diesel per garantire il funzionamento dei generatori “per 15 giorni”.

A dirsi preoccupata, per voce della commissaria UE all’Energia Kadri Simson, è anche la Commissione europea, che sosterrà “tutte le iniziative per mettere in sicurezza” la centrale. “Occupare una centrale civile è contro tutti gli accordi internazionali e crea una situazione molto pericolosa”, aggiunge la Simson, sottolineando anche di essere in contatto con Kiev “per sostenerne il sistema energetico”.

(Redazione/9colonne)

Lascia un commento