Plusvalenze Juve, spunta la “carta segreta”: c’è attesa per la sentenza del Coni

Il presidente dimissionario della Juventus Andrea Agnelli in una foto d'archivio.
Il presidente dimissionario della Juventus Andrea Agnelli in una foto d'archivio. (Juventus.com))

MADRID. – Sarà una primavera rovente. C’è grande attesa per la sentenza del Collegio di Garanzia del CONI che dovrà decidere sulla legittimità della decisione della Corte d’Appello Federale che ha comminato alla Juventus 15 punti di penalizzazione ed alcune lunghe squalifiche ai suoi ex dirigenti. Nel frattempo, continua la battaglia legale della società bianconera, che in questi giorni ha fatto segnare un significativo punto a suo favore.

La carta segreta

La novità è infatti che il Tar del Lazio ha disposto l’accesso ad un documento che potrebbe rivelarsi molto importante. Di cosa si tratta? Tale documento, redatto in data 14 aprile 2021, contiene la richiesta della Covisoc (la Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche) alla Procura Federale di pronunciarsi su alcune interpretazioni legate proprio allo spinoso caso delle plusvalenze.

Più nello specifico, l’organo di vigilanza sottopone all’attenzione della Procura alcune “fattispecie – si legge testualmente – per le quali non è agevole apprezzare quali siano i criteri a cui si sono attenuti i contraenti allo scopo di pattuire il relativo prezzo“. Il documento è seguito dalla risposta della Procura Federale che, anche qui testualmente, “ha fornito indicazioni interpretative alla Co.Vi.So.C. in ordine alla valutazione degli effetti della cessione dei calciatori sui bilanci di alcune società”.

Un documento, quest’ultimo, che, per motivi legali, era rimasto inutilizzabile, fino al recentissimo pronunciamento del TAR del Lazio che lo ha, in un certo qual senso, sbloccato. L’utilizzo dei contenuti del documento potrebbe ora rivelarsi decisivo.

Secondo l’interpretazione della difesa della Juventus, infatti, il 21 aprile 2021 andrebbe indicata come data di instaurazione del procedimento e quindi, considerando i tempi previsti dall’iter processuale (30 giorni per iscrizione della notizia in apposito registro e 60 giorni per la durata delle indagini) risulterebbero non utilizzabili gli atti di indagine successivi a quella data, che coincidono con gli atti che hanno portato alla riapertura del processo plusvalenze innanzi alla Corte d’Appello Federale. Secondo gli avvocati del club torinese, dunque, questa “carta segreta” potrebbe addirittura annullare il processo.

La palla passa al Coni

Ora la palla passa, anche su questo spinoso argomento, al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI, chiamato a dirimere l’intricata matassa. Il Collegio dovrà infatti decidere se si tratta di un vizio di forma, motivo per il quale è possibile annullare la sentenza. Ma la vicenda non finisce qui: a breve, si chiuderà un’altra indagine della Procura Federale, relativa alle manovre stipendi e ad alcune partnership finite sotto la lente d’ingrandimento. Il rischio, per il club bianconero, è quello di subire altri provvedimenti.

(Redazione/9colonne)