Strage di migranti a Cutro, Piantedosi: “Sui soccorsi gravissime falsità”

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, nel corso della sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, nel corso della sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro, Roma 7 marzo 2023. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

ROMA. – “Sostenere che le attività di soccorso sarebbero state ostacolate o addirittura impedite” per motivazioni politiche “costituisce una grave falsità, che offende l’onore dei nostri operatoti impegnati quotidianamente in mare in scenari difficili. È inoltre incomprensibile aver connesso il naufragio con il cosiddetto decreto sulle ong perché nello Jonio non hanno mai operato le navi non governative”.

Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nella sua informativa urgente alla Camera sul naufragio di Cutro. “Le iniziative di law enforcement e di search and rescue – spiega il ministro – sono distinte ma è tutt’altro che infrequente che una si evolva nell’altro, per questo gli assetti navali di polizia sono attrezzati anche per le operazioni di soccorso: l’esigenza di tutela della vita ha sempre la priorità, quale che sia la missione operativa: non possono esistere barriere tra corpi dello stato, il cui lavoro si basa sulla cooperazione”.

Peraltro, aggiunge Piantedosi, “la prima segnalazione da parte di Frontex, a 40 miglia dalle coste, non dava evidenze di situazioni di di stress: l’agenzia segnalava una imbarcazione che procedeva ad andatura costante, 6 nodi l’ora, un non sovraffollamento e una buona galleggiabilità”.

Da ottobre 2022 gestiti 407 eventi Sar

E ancora: “Dal 22 ottobre 2022 al 27 febbraio 2023, le nostre autorità hanno gestito 407 eventi Sar, mettendo in salvo 24.601 persone. Nello stesso periodo, nel corso di 300 operazioni di polizia per il contrasto dell’immigrazione illegale, la sola Guardia di Finanza ha tratto in salvo 11.888 persone. Per un totale, tra SAR e law enforcement, di 36.489 persone salvate.

Dunque, dati alla mano, è del tutto infondato che le missioni di law enforcement non siano in grado di effettuare anche salvataggi. Allo stesso tempo, non possiamo non ricordare la lunga e terribile serie di naufragi che continuano a verificarsi nel Mediterraneo.

Solo nel 2016, anno in cui era ancora operante l’operazione navale umanitaria “Mare Nostrum” – avviata all’indomani del naufragio di Lampedusa dell’ottobre 2013 con 368 morti, dispiegando un possente dispositivo aereonavale e con la presenza di navi ONG – le vittime nel Canale di Sicilia furono 4.574 secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale della Migrazione. Nel 2022, in base alla medesima fonte, le vittime sono state 1.377″.

(Redazione/9colonne)

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