Milan, contro Conte è la partita della verità

I giocatori del Milan festeggiano la vittoria sul Tottenham Hotspurs al Giuseppe Meazza nella partita d'andata di Champions.
I giocatori del Milan festeggiano la vittoria sul Tottenham Hotspurs al Giuseppe Meazza nella partita d'andata di Champions. ANSA / ROBERTO BREGANI

MADRID. – Per il Milan è arrivato il momento della verità: nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, i rossoneri si giocano domani al Tottenham Hotspur Stadium una buona fetta di stagione. Una gara da dentro o fuori. Novanta minuti o anche più, di pura adrenalina. A Milanello c’è la consapevolezza che, contro il Tottenham, sarà un match spartiacque. Si parte dall’esiguo (ma significativo) vantaggio dell’andata, con quel gol di Brahim Diaz che vale oro.

Milan, quale strategia

Il Milan, per ora, è avanti. E dovranno essere gli inglesi a fare la partita. Ma guai ad immaginare una gara prudente o, peggio ancora, troppo difensiva. Sarebbe un suicidio tattico, il modo peggiore per snaturarsi. L’aggressività che gli spurs trasferiranno in campo sarà tanta, ed occorrerà metterla sul loro stesso piano, con brillantezza e reattività, giocandosi senza paura anche le proprie fiches offensive.

Il Milan di quest’ultimo periodo, al di là della sconfitta contro la Fiorentina (al Franchi già si pensava alla partitissima di Londra), dà l’impressione di essere solido e compatto, rivisto e corretto da uno Stefano Pioli mai così pragmatico ed interventista. E, forse, un poderoso maquillage era quello che ci voleva per rivitalizzare il fuoco e le fiamme del Diavolo rossonero, uscito così da una crisi che sembrava irreversibile.

La sensazione, dunque, è che i rossoneri siano pronti per affrontare le intemperie di una partita scorbutica, dura e complicata. Pioli dovrebbe recuperare giocatori importanti, come Giroud (ieri, qualche linea di febbre, aveva fatto scattare l’allarme), assieme a Brahim Diaz (eroe dell’andata) e Origi.

Spurs all’italiana

Tra il Milan e i quarti di finale di Champions c’è di mezzo il Tottenham, con Antonio Conte pronto a tornare in panchina dopo i problemi di salute. Gli inglesi devono ribaltare l’1-0 subìto a San Siro. Lo stadio di casa sarà senz’altro un alleato importante. Ma i vantaggi, per gli speroni, finiscono qui. La squadra non arriva alla sfida col Milan nelle migliori condizioni, reduce da due sconfitte consecutive (contro Wolves e Sheffield Utd), che l’hanno allontanata dalle posizioni di vertice in Premier ed estromessa dalla FA Cup.

Se per il Milan, dunque, questa partita vale tanto, si può dire altrettanto anche per gli spurs. Una stagione fin qui altalenante per i ragazzi di Conte, che non hanno ancora spiccato il definitivo volo che ci si aspettava. Il trascinatore dei londinesi, Harry Kane, è implacabile in Premier (dove ha segnato finora 18 gol), ma talento piuttosto timido in Europa.

E la lista degli assenti, anche per questa gara contro il Milan, mette paura al tecnico leccese: per la decisiva sfida di domani, non ci saranno Lloris, Bentancur, Bissouma e Sessegnon. In più, Eric Dier è squalificato. La notte londinese, quella del redde rationem, per Tottenham e Milan, è arrivata. Il responso sarà inappellabile.

(Redazione/9colonne)

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