“Solo sì è sì”, Podemos minaccia il ‘no’ alla riforma proposta dal PSOE

El portavoz de Unidas Podemos en el Congreso, Pablo Echenique
El portavoz de Unidas Podemos en el Congreso, Pablo Echenique

MADRID — Le divergenze, al momento, non si appianano. A pochi giorni dalla scadenza dei tempi tecnici per un accordo pre-parlamentare tra le due formazioni del governo spagnolo sulla riforma della legge del “solo sì è sì”, le tensioni su questo tema persistono. Oggi, Podemos ha fatto sapere che, se non si arriverà a un’intesa di questo tipo, è intenzionato a votare “no” all’ammissione a dibattito parlamentare di una proposta di modifica normativa registrata autonomamente in Parlamento dal Partito Socialista. Da parte sua, il premier Pedro Sánchez ha cercato di alleggerire il clima di nervosismo interno alla coalizione.

La discussione tra i partner di governo su come frenare un “effetto indesiderato” della nuova legge, che sta portando a centinaia di riduzioni di condanne per reati sessuali, va avanti da settimane. I socialisti hanno presentato una proposta di modifica “tecnica” della parte relativa al codice penale, la quale tuttavia non trova d’accordo i partner di Unidas Podemos.

Questi sostengono che, con tali cambi, la legislazione penale riguardante le violenze sessuali “retrocederebbe” a quella in vigore ai tempi del caso de La Manada, vicenda di uno stupro di gruppo che provocò una vasta ondata di indignazione popolare anche per la risposta che vi diede in un primo momento la giustizia. I socialisti, dal canto loro, negano di voler modificare “il nucleo” della nuova norma, concepita per “mettere il focus sul consenso” nei rapporti sessuali.

“Se si dovesse votare su un ritorno al codice penale della Manada, noi voteremo contro”, ha detto oggi a cronisti Pablo Echenique, portavoce parlamentare di Unidas Podemos. “Ma non vogliamo che ciò accada”, ha aggiunto. A detta sua, la formazione non è comunque disposta a “votare per il ritorno al codice della Manada con il Partito Popolare”.

Interpellato su queste parole in una conferenza stampa ad Helsinki, Sánchez ha osservato che “si sta parlando del voto sull’ammissione a dibattito”. Inoltre, ha detto che “esiste un’opinione maggioritaria tra i gruppi parlamentari sulla necessità di prendere in considerazione la riforma del codice penale, non per emendare politicamente, bensì per correggere tecnicamente, una buona legge che purtroppo sta generando effetti indesiderati”.

Sánchez ha aggiunto che queste constatazioni non mettono in dubbio “l’impegno femminista” del governo e delle diverse anime che lo compongono. Il voto in Parlamento a cui ha fatto riferimento oggi Echenique è previsto per martedì prossimo.

Redazione Madrid

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