In Europa arriva la patente digitale, si guida dai 17 anni

Carabinieri ed esercito controllano automobilisti e pedoni lungo la via Emilia per evitare spostamenti non autorizzati
Carabinieri ed esercito controllano automobilisti e pedoni lungo la via Emilia per evitare spostamenti non autorizzati. Ansa/Andrea Canali

MADRID. – È pronta la rivoluzione delle patenti di guida. La Commissione europea ha presentato nuove proposte per ammodernare le norme sulle patenti di guida, anche attraverso l’introduzione di una patente di guida digitale valida in tutta l’UE, e nuove disposizioni intese a facilitare l’applicazione transfrontaliera del codice della strada.

Tra i punti salienti c’è la creazione di un programma di guida accompagnata: a partire dai 17 anni di età, i giovani potranno imparare a guidare e ottenere la patente automobilistica. Coloro che supereranno l’esame a 17 anni potranno guidare da soli a partire dal loro diciottesimo compleanno e lavorare come conducenti professionisti se otterranno un impiego specifico. Ciò contribuirà a far fronte all’attuale carenza di conducenti.

Grazie alle nuove norme, inoltre, i conducenti saranno meglio preparati ai veicoli a zero emissioni e alla guida nelle strade urbane, caratterizzate da un maggior numero di biciclette e veicoli a due ruote e da un’elevata presenza di pedoni.

L’obiettivo della Commissione è di accrescere la sicurezza per tutti gli utenti della strada e aiutare l’UE a raggiungere il suo obiettivo “zero vittime”, ossia l’azzeramento del numero di vittime della strada nell’UE entro il 2050. Le proposte saranno ora esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio nell’ambito della procedura legislativa ordinaria.

Più cooperazione contro i reati

Le attuali norme dell’UE sull’applicazione transfrontaliera hanno contribuito a garantire che i trasgressori non residenti non rimanessero anonimi. Tuttavia, nel 2019 circa il 40% dei reati transfrontalieri è stato commesso impunemente, o perché l’autore del reato non è stato identificato o perché il pagamento non è stato eseguito.

La proposta mira a risolvere questo problema consentendo alle autorità di contrasto di accedere ai registri nazionali delle patenti di guida. La Commissione propone inoltre di rafforzare il ruolo dei punti di contatto nazionali stabiliti in modo che possano cooperare meglio con le autorità di contrasto coinvolte nelle indagini sui reati. Ciò risolverà le attuali carenze nella cooperazione tra gli Stati membri durante le indagini sui reati.

La sicurezza stradale e la “Visione zero”

Nel suo quadro per la politica dell’UE in materia di sicurezza stradale 2021-2030, la Commissione si è nuovamente impegnata a raggiungere l’ambizioso obiettivo di avere zero morti e zero feriti gravi sulle strade dell’UE entro il 2050 (“Visione zero”) e di ridurre del 50% i morti e i feriti gravi entro il 2030.

Le proposte contribuiranno a raggiungere questi obiettivi. La scorsa settimana la Commissione ha pubblicato i dati più recenti sulla sicurezza stradale, mostrando che le vittime rimangono al di sotto dei livelli pre-pandemia, ma i progressi continuano a rallentare. La Commissione sta attuando un approccio di sistema sicuro alla guida nell’UE. Questo sistema richiede una guida sicura, veicoli e infrastrutture più sicuri, velocità inferiori e una migliore assistenza post-incidente.

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