Madrid, medici degli ospedali in sciopero per 48 ore

MADRID — La protesta non si placa. A Madrid, oggi e domani i medici degli ospedali pubblici sono chiamati allo sciopero contro le politiche di gestione della sanità pubblica messe in atto dal governo regionale: una mobilitazione che si aggiunge a quella già in corso da circa tre mesi nel caso dei medici di base. “Dobbiamo rimanere uniti, per il bene della professione e dei pazienti”, ha detto dalla Puerta del Sol la segretaria generale del sindacato Amyts Ángela Hernández, nel corso di una manifestazione dei dottori

I medici degli ospedali reclamano migliori condizioni salariali e soluzioni a problemi considerati ormai cronici come l’eccessivo carico di pazienti per professionista e lunghe liste di attesa per i pazienti. Proteste che si aggiungono a quelle dei medici di base, che sostengono di essere costretti a lavorare in condizioni ai limiti dell’insostenibilità e di non poter contare su sufficienti risorse pubbliche per offrire un buon servizio.

Sinora, non sono arrivati segnali di una prossima risoluzione di questo conflitto professionale: le distanze tra le posizioni del sindacato Amyts e del governo regionale guidato dalla popolare Isabel Díaz Ayuso persistono.

Oggi, il vicepresidente regionale Enrique Ossorio ha definito “molto ridotto” l’adesione allo sciopero in corso. Inoltre, ha sostenuto che l’esecutivo è “disposto” a mettere in atto “tutte le misure” necessarie a “migliorare la qualità” della sanità pubblica, ma che il sindacato in sciopero punta a mantenere viva la protesta “fino a maggio”, quando sono in programma elezioni regionali. “Siamo disposti a continuare a trattare”, ha aggiunto.

“I nostri governanti non scommettono sulla sanità di gestione diretta madrilena come dovrebbero, semplicemente non credono in essa e stanno cercando di frammentarla”, ha detto Hernández alla rivista Ctxt. “Finora ci hanno chiamati solo per fissare servizi minimi”, ha aggiunto per quanto riguarda lo sciopero dei medici ospedalieri.

Le proteste dei sanitari, replicatesi di recente anche in altre regioni spagnole, sono state appoggia da diverse manifestazioni di piazza. A Madrid, il sostegno popolare alle rivendicazioni dei medici si è reso visibile in particolare con due grandi cortei, a novembre e febbraio, con oltre 200.000 persone in piazza in entrambe le occasioni.

Intanto, il sindacato Cesm ha convocato allo sciopero tutti i medici della sanità pubblica in Galizia a partire dal prossimo 11 aprile.

Redazione Madrid

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