Spagna, inflazione torna a salire: ora è al 6,1%

Un mercato rionale in un'immagine d'archivio.
Un mercato rionale in un'immagine d'archivio. ANSA / STRINGER

MADRID — La curva ha ripreso l’ascesa. A febbraio, il tasso d’inflazione registrato in Spagna è stato del 6,1%, secondo il dato preliminare diffuso oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica (Ine). Si tratta di un incremento di due decimi rispetto a quanto registrato a gennaio. Una tendenza verso l’alto che si conferma per il secondo mese consecutivo. Oltre ai soliti prezzi dei generi alimentari, a influire su tale situazione sono stati questa volta anche quelli dell’elettricità.

Dopo aver toccato picchi superiori al 10% la scorsa estate, l’andamento dell’inflazione è stato discendente per diversi mesi, anche in virtù dei diversi provvedimenti adottati in tal senso dal governo, soprattutto in materia energetica. L’andamento si è tuttavia interrotto con l’inizio del nuovo anno, complice l’aumento continuo dei prezzi degli alimenti (a cui il governo ha tentato di rispondere con la riduzione o soppressione dell’Iva su certi prodotto) e anche lo stop a un bonus generalizzato sui carburanti, rimasto in vigore per quasi tutto il 2022.

I costi di benzina, gasolio e altri prodotti associati ai trasporti sono invece scesi a febbraio, al contrario dell’elettricità, il cui prezzo è tornato a salire dopo mesi di relativa calma. Evento in realtà già anticipato ieri sera dal premier Pedro Sánchez ai microfoni di Telecinco. “Contempliamo un piccolo aumento (dell’inflazione), a cui poi seguirà una discesa”, ha detto. “Dobbiamo vedere come evolverà 8la tendenza) nei prossimi mesi”, ha aggiunto.

Stando all’INE, un dato che non ha smesso di crescere da mesi è quello dell’inflazione sottostante, che indica le variazioni dei prezzi senza considerare alimenti freschi e prodotti energetici: il tasso attuale è del 7,7%, più alto di due decimi rispetto a un mese fa.

Sia Sánchez stesso, sia la portavoce del suo governo Isabel Rodríguez hanno comunque ricalcato che la situazione è più “positiva” rispetto a quella di “Paesi vicini”. “Ciò dimostra che l’azione del governo per affrontare questo governo sta risultando efficace”, ha detto la portavoce.

Rodríguez ha ricordato, in conferenza stampa, che lo Stato ha messo sul piatto “45 miliardi di euro” per aiutare famiglie e imprese a contenere l’impatto dell’inflazione: misure che contemplano “bonus diretti” e sconti sui trasporti pubblici, tra altre cose. “Il governo sta dando le risposte di cui la Spagna ha bisogno in una questione complessa”, ha anche detto, “nel prendere decisioni occorre essere prudenti”.

Redazione Madrid

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