Abascal presenta la mozione contro Sánchez, per il PP ‘è una performance’

Santiago Abascal, líder di Vox

MADRID — Dalle parole ai fatti. Vox ha dato seguito all’annuncio di una prossima mozione di sfiducia contro il premier Pedro Sánchez, presentando l’iniziativa in Parlamento nella mattinata di oggi. “Di fronte al peggior governo della nostra storia, non possiamo far finta che ci sia normalità democratica”, ha detto il leader della formazione, Santiago Abascal. La mossa è stata duramente criticata da altre formazioni, tra cui il Partito Popolare, che ha preannunciato un’astensione. Decisione, quest’ultima, a sua volta oggetto di frecciate da parte dei socialisti: “lanciano il sasso e nascondono la mano”, dicono dalle parti di Ferraz.

Attualmente, a Vox mancano all’appello 124 voti per raggiungere i 176 necessari nel Congresso dei deputati a far prosperare la mozione, che include come candidato per sostituire Sánchez l’89enne economista Ramón Tamames. Oltre ai “no” degli avversari del centro sinistra, Abascal e i suoi hanno dovuto incassare il parere negativo dei liberali di Ciudadanos e quello, pur meno netto del Partito Popolare (PP).

“Non contino su di noi per questo show, per questa performance politica”, ha detto oggi in conferenza stampa Borja Samper, coordinatore di campagna del PP. “Esta mozione di censura, in questo momento, non interessa alla Spagna”, ha aggiunto.

Già la settimana scorsa, il leader popolare Alberto Feijóo aveva spiegato quale fosse la posizione del suo partito. “Questa mozione significa offrire una vittoria parlamentare a un governo convulso e diviso” ha affermato, “anche se comprendo che molti spagnoli vogliono un cambio”.

Tale scelta, diversa da quella assunta dal PP nel caso della prima mozione presentata da Vox contro Sánchez (2020), quando l’allora leader del partito Pablo Casado annunciò un “no”, ha suscitato critiche da parte dei socialisti. “Il Partito Popolare con Feijóo si sta chiaramente avvicinando a Vox, ha detto in serata il premier e segretario generale del PSOE Pedro Sánchez, intervistato su Telecinco. “Astenersi significa non voler respingere la mozione di censura”, ha insistito.

Nel frattempo, segnala la stampa iberica, i vari gruppi parlamentari stanno valutando come comportarsi quando la mozione verrà presentata e discussa al Congresso: c’è chi dice di “rispettarla” e chi, d’altro canto, starebbe addirittura pensando di boicottarne il dibattito.

Redazione Madrid

Lascia un commento