Crotone, strage d’immigranti: 40 morti e 80 dispersi nel naufragio di un barcone

MADRID – Una tragedia che forse si sarebbe potuto evitare. Sono quasi 100 i morti del tragico naufragio di migranti a Cutro (Crotone). Non si conosce il numero delle persone che erano a bordo di un caicco, un grosso barcone di legno che è affondato dopo essersi schiantato contro gli scogli a pochi metri dalla costa di Steccato di Cutro. I sopravvissuti parlano di circa 200, 280 persone a bordo. Tante le donne e i bambini.

Le motovedette sono intervenute nelle operazioni di salvataggio e recupero dei corpi. Tra questi, appunto, tanti bambini ed anche un neonato.

– La Calabria è in lutto – ha detto il sindaco di Cutro che è stato tra i primi ad accorrere. Si è quindi chiesto:

– Dov’è l’Europa? Erano già arrivati dei migranti, ma non c’era mai stata una tragedia di queste dimensioni…

La Guardia di finanza ha reso noto che il barcone con a bordo i migranti era stato avvistato  da un aereo della Frontex – l’agenzia europea di pattugliamento -. Un pattugliatore era salpato per raggiungere il balcone ma, a causa il maltempo, era dovuto tornare agli ormeggi. Le ricerche via terra, sul luogo dello sbarco, sono servite solo per costatare il naufragio e aiutare i pochi superstiti che erano riusciti ad arrivare a terra ferma.

Si è appreso che i migranti sul barcone salpato dalla Turchia provenivano dall’Iraq, dall’Iran, dall’Afghanistan e dalla Siria, paesi in cui la vita è precaria a causa delle persecuzioni etniche o religiose e delle guerre.

La tragedia è avvenuta appena una settimana dopo che, con un decreto-legge passato con187 voti favorevoli e 139 contrari, la Camera approvasse la norma per cui le navi umanitarie possono compiere una sola operazione di salvataggio per ogni missione. Il decreto-legge che prevede multe fino a cinquantamila euro e il sequestro della nave, assai criticato dalle organizzazioni umanitarie, sarà discusso in Senato.

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