Inter, in Champions ok il primo round col Porto: Lukaku torna a graffiare

I giocatori dell'Inter esultano dopo un gol di Lukaku.
I giocatori dell'Inter esultano dopo un gol di Lukaku. (ANSA)ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

MADRID. – Vince l’Inter in Champions ma lo fa con fatica e grazie a un gol realizzato nei minuti finali di una partita per nulla facile. Tuttavia nessuno, in fondo, si era illuso più di tanto: il Porto dell’ex Sérgio Conceição è notoriamente avversario scorbutico e per nulla facile da addomesticare. Ecco perché i nerazzurri hanno messo in campo ieri a San Siro, nella gara valida per l’andata degli ottavi di Champions League, la consueta solidità difensiva, unita ad un buon pragmatismo, per venire a capo di una matassa, come da pronostico, fattasi piuttosto intricata.

Il graffio di Lukaku

Il match è stato risolto da Romelu Lukaku (sempre più in crescita) che, entrato in campo poco prima dell’ora di gioco al posto di Dzeko, risolveva all’86’ minuto un match complicato. Proprio nel momento in cui il Porto, fin lì solido e attento, era in difficoltà per l’espulsione subita da Otàvio una decina di minuti prima.

Nel primo tempo, Inter pericolosa con Lautaro e Bastoni, nella ripresa Onana effettuava un doppio intervento su Taremi. Poi Simone Inzaghi si giocava la carta Lukaku che, su cross di Barella, prima colpiva il palo e poi batteva Diogo Costa per la rete che decideva il match (1-0). Al di là del risultato striminzito, l’Inter c’è: la squadra nerazzurra ha affrontato il confronto con la giusta determinazione.

Anzi, a volte anche troppa, così come successo in un recente passato (vedi il litigio in campo fra Lukaku e Barella in Samp-Inter): stavolta a discutere in modo plateale sono stati Onana e Dzeko. Il portiere della squadra nerazzurra, da quanto riportato, non ha apprezzato alcuni commenti dell’attaccante, portandolo a una reazione molto plateale. Non una serata da ricordare per il bomber bosniaco, sostituito da Inzaghi dopo un’ora e accomodatosi in panchina col broncio. E’ chiaro tuttavia che fin quando l’Inter vince, ogni cosa viene dimenticata. E, in fondo, è giusto anche così.

Intanto ci si gode la verve di Calhanoglu che, contro il Porto, è apparso assai ispirato: ogni tocco di palla è stato un piacere per gli occhi. Rivisto con soddisfazione anche Brozovic, che ha riconquistato la cabina di regia, dimostrando antiche abilità.

Si decide ad Oporto

Nel post gara, però, nessuna voglia di festeggiare in modo particolare questo successo: l’Inter è consapevole che la gara di ritorno in programma all’Estádio do Dragão il prossimo 14 marzo, sarà tutto, meno che una formalità. I portoghesi sono delle “vecchie volpi” delle coppe internazionali e faranno carte false, davanti al loro caloroso pubblico, per ribaltare il responso di San Siro.

Ma, nonostante ciò, l’ottimismo, ad Appiano Gentile, certamente non manca. E poi con un Lukaku così, nessun traguardo sembra precluso. Il gigante belga è pronto a regalare all’Inter i quarti di finale di Champions. Ad Oporto si preannuncia un’altra nottata di passione.