In Italia scomparse 67 persone al giorno nel 2022, aumento del 26%

Il Ministro Piantedosi alla presentazione della relazione annuale del Commissario straordinario per le persone scomparse
Il Ministro Piantedosi alla presentazione della relazione annuale del Commissario straordinario per le persone scomparse. (Frame video Ministero degli Interni)

ROMA. – Lo scorso anno sono state 24.369 le denunce di scomparsa presentate alle Forze di polizia, pari a una media di 67 al giorno. Dato che presenta un aumento pari al 26% rispetto al 2021, quando le denunce furono 19.269. Si registra anche un aumento dei ritrovamenti e, soprattutto, si evidenzia la riduzione dei tempi di rintraccio, a riprova che gli strumenti messi in campo nelle ricerche si stanno dimostrando efficaci.

I dati emergono dalla 28ma Relazione sull’attività svolta nell’anno 2022 dall’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. Presente il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. All’evento, introdotto e moderato dal Commissario straordinario prefetto Antonino Bella, sono intervenuti il direttore scientifico della Fondazione Santa Lucia Carlo Caltagirone e la rettrice dell’Università “Sapienza” di Roma Antonella Polimeni.

Fra i presenti, numerosi rappresentanti delle istituzioni, delle Forze di polizia, di enti e delle associazioni di familiari degli scomparsi. L’occasione ha assunto un particolare significato, in quanto il 2022 è coinciso con tre importanti ricorrenze: i venti anni dalla nascita dell’associazione Penelope, i quindici anni dall’istituzione del Commissario straordinario del Governo e, da ultimo, i dieci anni dall’approvazione della legge 203/2012 che disciplina alcuni rilevanti aspetti in materia di ricerca di persone scomparse.

Minori scomparsi e sistema di ricerca

Altro elemento che emerge dall’analisi della relazione concerne il progressivo aumento delle denunce di scomparsa di minori. Il Commissario straordinario, da ultimo, nell’esporre le iniziative in corso e le proposte volte a rendere ancora più efficace il sistema di ricerca degli scomparsi, ha voluto sottolineare il prezioso contributo di tutti gli attori in campo per affrontare un fenomeno tanto complesso: prefetture, Forze di polizia, Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, il sistema di Protezione civile e gli enti locali e, non da ultimi, le associazioni, il terzo settore e i mezzi di informazione.

“Attualmente, stiamo utilizzando i fondi del PNRR anche per impiegare nuove tecnologie che consentano di mettere in rete, tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, ogni informazione utile fin dal momento della denuncia di scomparsa, in maniera da coordinare, attraverso procedure standard ed omogenee, gli interventi, che risulteranno così più efficaci – ha detto il sottosegretario dell’Interno Emanuele Prisco -. Anche l’implementazione delle banche dati e, in particolare, di quella del DNA per il raffronto dei dati genetici, sarà cruciale per elevare il livello di risposta nei processi identificativi delle persone scomparse”.

Piantedosi: “Agire sulla prevenzione”

La cerimonia si è conclusa con l’intervento del ministro dell’Interno Piantedosi durante il quale lo stesso ha sottolineato che “quello delle persone scomparse rappresenta un fenomeno articolato che necessita di una intensa attività di analisi mirata a indagarne le cause, con l’obiettivo di poterlo efficacemente affrontare anche in termini di prevenzione. In tale ambito assumono grande importanza le numerose partnership e collaborazioni avviate dall’ufficio del Commissario anche con università, istituti di cura, enti pubblici e privati”.

“L’aumento del numero delle denunce nel 2022, oltre a restituire l’ampiezza e la complessità delle dinamiche che caratterizzano il tema, rappresenta anche un importante segnale di fiducia nel lavoro svolto dalle istituzioni. E unitamente all’incremento dei ritrovamenti testimonia l’efficacia dell’azione svolta dal Commissario straordinario e da tutti gli attori che operano sul territorio: prefetture, forze di polizia e associazioni” ha concluso il titolare del Viminale.

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