Calcio: Coppe europee in agrodolce per le italiane

Una fase di gioco tra Dusan Vlahovic e Andrei Girotto nella partita Juventus-Nantes
Una fase di gioco tra Dusan Vlahovic e Andrei Girotto nella partita Juventus-Nantes ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

MADRID. – Dopo la pausa invernale sono tornate le emozioni delle Coppe Europee. Succosa anteprima martedì scorso, con i primi ottavi di finale di andata della Champions League che, in attesa di Napoli e Inter, hanno visto impegnata una sola squadra italiana.

Il Milan di Pioli ha ricominciato in modo vincente la sua avventura europea, regolando 1-0 a San Siro il Tottenham di Antonio Conte, grazie allo squillo iniziale di Brahim Diaz. Il Diavolo è dunque apparso sulla via della guarigione, dopo il brodino preso giorni prima contro il Torino. Due vittorie con il minimo scarto, che rimettono però in carreggiata la truppa di Pioli, dopo i paurosi sbandamenti dell’ultimo periodo.

Ieri è stato il turno di Europa League e Conference League, con le gare di andata dei playoff per accedere poi agli ottavi. Nella prima competizione sono scese in campo Juventus e Roma, con risultati non certo esaltanti. I bianconeri, in pieno bailamme “plusvalenze” e con la pesante zavorra del -15 nella classifica di Serie A, sono stati fermati sull’1-1 a Torino dai francesi del Nantes.

I match

Eppure, il match era partito sotto i migliori auspici per la squadra di Allegri, subito in vantaggio grazie ad un gol di Vlahovic, tornato stabilmente a produrre prestazioni di livello. Ma è proprio durante i momenti successivi al vantaggio che la Juve evaporava in modo sorprendente, consentendo ai “canarini” francesi di tornare in partita.

Episodio certificato dal gol del pari di Ludovic Blas, poco dopo l’ora di gioco. I bianconeri, allora, ispirati dalla frenesia di Chiesa e Di Maria, tornavano a premere sull’acceleratore, senza però riuscire nell’unica impresa che sarebbe stata realmente utile, quella cioè, di realizzare il gol che avrebbe permesso loro di tornare in vantaggio, assicurandogli una trasferta un po’ più agevole nella gara di ritorno, in programma allo Stade de la Beaujoire giovedì prossimo. Come un macigno pesava sull’economia della partita il rigore non concesso ai bianconeri dall’arbitro Pinheiro nei minuti di recupero, certamente l’episodio più discusso della serata. Focus al VAR ma niente penalty.

Non è andata bene neppure alla Roma, sconfitta in terra austriaca per 1-0 dal Salisburgo. Per Mourinho si tratta di una vera e propria beffa: i capitolini hanno dominato la gara, colpendo anche due legni e sfiorando in più occasioni il gol del vantaggio. Ma il calcio, si sa, è sport a volte crudele: a due minuti dalla fine arrivava infatti la rete dei “nipotini di Mozart”, siglata dall’argentino Capaldo. Giovedì prossimo ci vorrà tutto il calore dei 65.000 dell’Olimpico per spingere i giallorossi verso la rimonta.

Nella terza competizione internazionale dell’Uefa, la Conference League, successi importanti per Fiorentina e Lazio. Ben più convincente quello della Viola, che è passata 4-0 sul campo dei portoghesi del Braga. Sugli scudi Jovic e Cabral, autori ciascuno di una doppietta. Per i toscani, la strada verso gli ottavi di finale sembra spianata.

Sofferta (ma nobilitata dal fatto di aver giocato in inferiorità numerica fin dai primi minuti per l’espulsione di Patric) la vittoria della Lazio, che all’Olimpico ha regolato i campioni di Romania del Cluj per 1-0. E’ tornata a brillare la stella di Ciro Immobile, autore del gol che ha deciso il match. Giovedì prossimo return match al Constantin Rădulescu di Cluj-Napoca.