Parte il bonus da 200 euro per bisognosi, già oltre 500.000 le richieste

La ministra María Jesús Montero

MADRID —Oltre mezzo milioni un giorno. È tale il numero di richieste all’amministrazione statale spagnola dopo che è stata aperta una finestra per ottenere un bonus da 200 euro messo a disposizione dal governo per persone con bassi redditi. A spiegarlo è stata la ministra del Tesoro, María Jesús Montero. “È pensata per aiutare le famiglie a fare la spesa”, ha detto alla tv pubblica. Intanto, si registrano divisioni tra Partito Socialista e Unida Podemos, le due formazioni del governo, su come intervenire ulteriormente per ridurre i prezzi degli alimenti, ancora particolarmente elevati.

Il bonus da 200 euro è stato attivato per famiglie con redditi annuali inferiori ai 27.000 euro. “La nostra idea è che gli aventi diritto possano riceverlo praticamente in automatico”, ha detto la ministra Montero a TVE, “spero quindi che non tardi ad arrivare una volta presentata la richiesta pertinente”. La decisione di mettere a disposizione questa risorsa è stata presa dal governo a fine 2022.

Già in quel momento, l’esecutivo aveva provato a concentrare i propri interventi in materia di inflazione sul settore degli alimenti, visto il forte aumento dei prezzi nel caso di prodotti di questo tipo sperimentati negli ultimi mesi (con valori registrati dall’Istituto Nazionale di Statistica superiori al 15% di incremento su base annua).

La principale misura adottata a fine dicembre era stata la soppressione o riduzione dell’IVA su diversi generi alimentari. Ma gli effetti del provvedimento in questione sono per adesso poco percettibili da parte dei cittadini. E così, l’elaborazione di possibili formule per contrarrestare questa spirale inflazionistica è tornata al centro del dibattito.

In quest’ottica, oggi Podemos ha lanciato “una nuova proposta” per centrare l’obiettivo. “Lo sconto sull’IVA ha avuto un impatto limitato”, ha osservato oggi la leader del partito, Ione Belarra, “per cui proponiamo di scontare del 14% un paniere di prodotti alimentari di prima necessità”.

La segretaria generale di Podemos ha affermato che questo sconto “permetterebbe di situare i prezzi ai livelli di quando è iniziata l’invasione russa in Ucraina”, e così “produrre un effetto immediato su una delle principali spese delle famiglie”. “È una misura molto simile a quella già adottata nei mesi scorsi per quanto riguardava i carburanti”, ha aggiunto.

Per il momento, dal lato del Partito Socialista è emersa una reazione scettica. “Le proposte che si vogliono mettere sul tavolo devono essere praticabili, e quindi si devono poter applicare”, ha detto María Jesús Montero, che è vice-segretaria generale di questa formazione.

Intanto, si attende per lunedì prossimo una riunione tra esponenti del governo e di quelli del settore alimentare.

Redazione Madrid

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