La Corte Costituzionale valuta il ricorso contro la legge sull’aborto

MADRID — Un’attesa lunga quasi 13 anni. La Corte Costituzionale spagnola, recentemente rinnovata dopo una lunga fase di stallo politico, è chiamata in una sessione iniziata oggi a valutare il ricorso presentato dal Partito Popolare nel 2010 contro la legge sull’aborto promossa dal governo allora in carica (guidato dal socialista José Luis Rodríguez Zapatero). Secondo le anticipazioni dei media iberici, la maggioranza progressista della Corte dovrebbe comunque avallare nei prossimi giorni la norma respingendo il reclamo dei popolari.

Il verdetto su questa norma è uno dei più attesi dalla Corte Costituzionale: pesano sia l’alto impatto sociale potenziale della decisione, sia l’annoso dibattito politico aperto sul tema, periodicamente agitato soprattutto da certe frange conservatrici.

Nel 2010, il PP presentò ricorso di incostituzionalità contro diverse parti della legge sull’aborto del governo Zapatero, prima di riformarla parzialmente nel 2015, una volta arrivati alla Moncloa. Tra gli aspetti contestati, ci sono il sistema che permette alle donne di abortire liberamente entro le prime 14 settimane di gestazione, in virtù di determinate condizioni, o il riconoscimento del diritto di praticare l’aborto senza consenso genitoriale anche a 16 o 17 anni di età.

Nel frattempo, c’è da ricordare, la riforma del 2015 aveva abrogato quest’ultimo aspetto; un diritto che una nuova norma attualmente in fase di discussione parlamentare punta a reinserire.

Media come El País sostengono che la maggioranza della Corte Costituzionale è favorevole a mantenere intonsa la norma: il che potrebbe comportare che la proposta di sentenza formulata dal magistrato incaricato della stessa, il conservatore Enrique Arnaldo, venga rigettata pur se già sostanzialmente allineata alla loro tesi in virtù di una nuova proposta di risoluzione che raccolga integralmente la loro posizione.

Dopo questa legge, la Consulta spagnola dovrà pronunciarsi su altri ricorsi riguardanti leggi dall’alto peso specifico: tra esse, ci sono quella sulla legalizzazione dell’eutanasia e la riforma educativa del 2020.

Redazione Madrid

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