MADRID — “Utili record”. È uno dei concetti più ripetuti delle ultime ore nel dibattito pubblico in Spagna. Il riferimento è ai profitti ottenuti dalle principali banche del Paese nel 2022: risultati arrivati in diversi casi a livelli mai toccati prima. Stando al calcolo pubblicato oggi da diversi media iberici, gli utili dei sei principali istituti di credito spagnoli (CaixaBank, Santander, BBVA, Sabadell, Bankinter e Unicaja) sono aumentati nel complesso del 28%. Dati che hanno fatto gridare allo scandalo esponenti della sinistra, in un periodo contraddistinto dall’elevata inflazione e l’aumento dei mutui.
In testa a tutti si è piazzato Santander, con un utile di 9,6 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto al 2021. Ancor più spettacolare la crescita di BBVA: +38%, corrispondente a oltre 6,4 miliardi di euro. In tutto, le sei principali banche hanno accumulato profitti per oltre 20 miliardi di euro nel 2022.
Tali risultati stanno appunto suscitando un ampio dibattito pubblico e politico, in particolare incentrato su quale debba essere il contributo al benessere del Paese da parte del settore finanziario. Intensificatosi, a maggior ragione, visto il periodo di forti incertezze sulle prospettive economiche globali legato a fattori come l’evoluzione della guerra in Ucraina, la crisi energetica correlata al conflitto e altre dinamiche.
A riguardo si è espressa oggi, ad esempio, la vicepremier e ministra dell’Economia Nadia Calviño. In dichiarazioni a Radio Euskadi, la numero due del governo di Pedro Sánchez ha sostenuto che “c’è un consenso generale sulla necessità che le banche diano una mano alla società spagnola”, ricordando che il Parlamento ha approvato “un’imposta temporanea straordinaria” per le banche e che queste “hanno margini sufficienti per pagarla senza ripercussioni per i clienti”.
In totale, gli istituti di credito dovranno sborsare quest’anno circa 1,1 miliardi di euro per questa tassa extra, secondo calcoli dell’agenzia di stampa EFE.
Ieri, sul tema si era espressa anche Ione Belarra, ministra dei Diritti sociali e leader di Podemos. “Questi profitti sono assolutamente impudici”, ha detto, sostenendo, in riferimento agli sviluppo della crisi finanziaria del 2008, che “le grandi banche spagnole non hanno ancora restituito un salvataggio finanziario di cui si sono avvalse tutte, direttamente o indirettamente” .
“Servono urgentemente limiti agli interessi dei mutui variabili”, ha aggiunto la segretaria generale di Podemos.
“Queste cifre vanno contestualizzate”, ha detto oggi in risposta a opinioni di questo tipo, interpellato da cronisti, il presidente di Caixabank José Ignacio Goirigolzarri. “Un sistema finanziario redditizio e solido è fondamentale per lo sviluppo dell’economia”, ha aggiunto. A detta sua, “bisogna stare molto attenti in caso di qualsiasi modifica” nell’ambito del mercato dei mutui.
Redazione Madrid