Spagna, negoziati a oltranza PSOE-Podemos sulla legge del ‘solo sì è sì’

MADRID — Negoziati a oltranza. Partito Socialista e Unidas Podemos continuano a discutere su possibili modifiche alla cosiddetta legge del “solo sì è sì”, questione su cui il premier Pedro Sánchez ha deciso di intervenire quanto prima dopo mesi di polemiche per l’effetto collaterale prodotto dalla norma di diversi sconti di pena a delinquenti sessuali. Con le dichiarazioni pubbliche più recenti, entrambe le parti si sono dette desiderose di raggiungere un accordo e di mantenere come “nucleo” del testo normativo il “consenso” nei rapporti sessuali. Ma, per il momento, la fumata resta grigia.

In mattinata, a esprimersi sulla questione sono state in particolare María Jesús Montero, ministra del Tesoro e vice-segretaria generale del Partito Socialista, e Irene Montero, ministra delle Pari Opportunità ed esponente di Podemos. Interpellata da giornalisti, la prima ha affermato che la trattativa “è alle battute finali” e verte su “aspetti tecnici”, perché, dal punto di vista “politico”, entrambe le formazioni sono d’accordo sulla necessità di mantenere il “consenso” nei rapporti sessuali al centro della legge.

La socialista ha ribadito la convinzione sul fatto che la norma sia “una buona norma”, ma ha sottolineato che gli “effetti indesiderati” della legge, ovvero le revisioni al ribasso di condanne, hanno provocato “dolore” a vittime di reati sessuali e vanno corretti. “Siamo d’accordo anche sul fatto che le riduzioni di pena non devono avvenire, così come sulla necessità di una riforma del proprio testo legislativo con modifiche tecniche”, a detto in riferimento alle discussioni con i partner di governo.

Poco prima, l’altra ministra Montero, Irene, aveva parlato ai microfoni di RNE. “Dobbiamo raggiungere un accordo”, ha detto, aggiungendo però che la “discrepanza” con i socialisti su come debba essere ritoccata la norma è al momento “forte”.

L’esponente di Podemos ha anche aggiunto che non è la prima trattativa politica con i soci che risulta complicata e ha escluso che un’eventuale mancanza di accordo sulla legge del ‘solo sì è sì’ possa mettere in pericolo la continuità della coalizione di governo, che ha definito “una conquista dei settori popolari e del movimento femminista”. “Non metto limiti di durata ai negoziati”, ha affermato, “dobbiamo dare una risposta unita come il governo”.

Sulla possibilità di sue possibili dimissioni in mancanza di accordo su uno dei principali progetti del suo mandato, la ministra delle Pari Opportunità, ha risposto che “che nei momenti difficili bisogna metterci la faccia”. Riguardo all’evento in difesa della legge del ‘Solo sì è sì’ organizzato da Podemos per questa domenica a Madrid, Irene Montero ha sostenuto che servirà a “difendere” le conquiste del femminismo.

Redazione Madrid

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