Spagna, l’inflazione cresce di un decimo: ora è del 5,8%

MADRID — Dopo mesi di tendenza al ribasso, un piccolo nuovo salto verso l’alto. L’inflazione è tornata a crescere a gennaio, secondo il dato preliminare pubblicato oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica (INE): ora il tasso è del 5,8%, mentre a dicembre era del 5,7%. Un incremento coinciso con un rialzo dei prezzi dei carburanti, dopo che è stato interrotto lo sconto generalizzato di 20 centesimi di euro al litro che il governo aveva mantenuto in vigore per buona parte del 2022.

Gli indicatori flash dell’INE odierni non entrano ancora nel dettaglio delle varie categorie di prodotti, ma iniziano a dare alcuni indizi: oltre ai carburanti, l’altro fattore che ha inciso particolarmente è una riduzione dei prezzi di abbigliamento e calzature a gennaio, quindi in epoca di saldi, inferiore rispetto a un anno fa.

L’inflazione sottostante, e cioè il tasso calcolato senza tenere in conto i prezzi di alimenti freschi e prodotti energetici, è continuata a salire: ora è al 7,5%, mentre un mese fa era al 7%. L’indice armonizzato, da parte sua, si è allineato al tasso d’inflazione generale: +5,8%.

“Il dato preliminare dell’inflazione di gennaio è una buona notizia, perché si è praticamente stabilizzato nonostante l’eliminazione di alcune misure”, è la lettura della statistica offerta in dichiarazioni ai media dalla vicepremier e ministra dell’Economia Nadia Calviño. “Speriamo che in questo primo trimestre si raggiunga il picco dell’inflazione sottostante”, ha aggiunto la vicepremier, “e che la tendenza positiva di riduzione dell’inflazione continui nel trascorso dell’anno”.

Va ricordato che, a partire da gennaio, sono d’altro canto state introdotte la soppressione o la riduzione dell’IVA su diversi prodotti alimentari.

Da parte sua, il Partito Popolare si dice preoccupato, e chiede al governo di intervenire. “Con questi dati consolidati dell’inflazione dobbiamo aumentare il salario minimo e gli stipendi con un ‘patto sui redditi'”, ha affermato oggi il leader della formazione Alberto Núñez Feijóo. Un argomento che trova da tempo d’accordo anche il governo, attualmente impegnato in trattative a riguardo con le parti sociali.

Stando a quanto spiegato dall’INE, la statistica di gennaio include novità dal punto di vista metodologico: per la prima volta, infatti, vengono inclusi nella valutazione i mercati liberi del gas e dell’elettricità (quindi non solo i prezzi del mercato regolato) e il ricorso a una fonte aggiuntiva per il calcolo dei prezzi, ovvero il registro della “Contabilità nazionale”.

Modifiche necessarie per un maggior adattamento agli standard statistici europei, spiega un comunicato stampa.

Redazione Madrid