La Spagna chiude il 2022 con il Pil in crescita del 5,5%

La ministra dell'Economia e ora futura presidente del BEI, Nadia Calviño

MADRID — Un dato di crescita superiore alle attese. La Spagna ha chiuso il 2022 con il Pil in aumento del 5,5%, al di sopra quindi di quanto previsto da diversi organismi: è quanto reso noto oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica (INE). Nell’ultimo trimestre dell’anno, la crescita è stata dello 0,2%; è quindi stata scongiurata la “recessione tecnica”, scenario temuto da diversi osservatori. Mentre il governo celebra i risultati preliminari dell’INE, il Partito Popolare crede il contrario: “Siamo gli ultimi per crescita in Europa”, ha affermato oggi il vicesegretario popolare per l’Economia, Juan Bravo.

Il dato di crescita del Pil a fine del 2022, lo stesso di quello raggiunto l’anno prima, ha superato anche le previsioni del governo, che aveva pronosticato un +4,4% lo scorso autunno. Un risultato per cui alla Moncloa esultano. “Si conferma la solidità e la resilienza dell’economia spagnola”, ha scritto su Twitter il premier Pedro Sánchez. “Di fronte ai profeti di sventura, oggi abbiamo una forte crescita economica, l’inflazione più bassa d’Europa e un’occupazione record”, ha aggiunto.

Effettivamente, non molti erano disposti a scommettere su un dato del genere visti i recenti segnali di decelerazione in un anno segnato dall’impatto di una forte crisi energetica, le conseguenze della guerra in Ucraina e le incertezze legate alla fase di tentativo di superamento della pandemia. “Possiamo far conto di una base solida per affrontare il 2023 con fiducia”, ha twittato la vicepremier e ministra dell’Economia Nadia Calviño. Per il momento, il governo conferma una previsione di crescita per l’anno appena iniziato del 2,1%.

La lettura in arrivo dalla principale formazione dell’opposizione, il Partito Popolare, è tuttavia diametralmente opposta. “Non solo non siamo cresciuto, bensì non abbiamo nemmeno ottenuto un rimbalzo”, ha sostenuto Bravo. A detta sua, gli ultimi dati su inflazione, lavoro e debito pubblico non invitano all’ottimismo. Nel terzo trimestre 2023, la crescita media del Pil europeo è stata dello 0,3%, mentre in Spagna dello 0,1%.

Secondo la CEOE, la Confindustria spagnola, gli ultimi dati vanno presi con le pinze, in quanto sarebbero influenzati “fortemente” dall’effetto “residuale positivo” della crescita registrata nel 2021, secondo un comunicato citado da Europa Press.

Redazione Madrid

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