La Germania sostiene il progetto H2Med e Madrid esulta

MADRID — Per l’H2Med ci sarà anche la Germania. Spagna, Francia e Portogallo incassano il sostegno di Berlino a un progetto su cui i tre governi si dicono pronti a puntare forte nei prossimi anni: la costruzione di un “corridoio” energetico che dovrà permettere il trasporto di grandi quantità di idrogeno verde, ovvero un tipo di combustibile sostenibile e generato a partire da fonti rinnovabili. La notizia, confermata dalle parti chiamate in causa, è stata accolta con soddisfazione a Madrid. “Il corridoio verde rafforza definitivamente la sua dimensione paneuropea”, ha twittato il premier Pedro Sánchez.

Proprio il Ministero della Transizione Ecologica spagnolo era stato tra i primi a confermare la notizia. “Il governo spagnolo ha annunciato un accordo per far sì che la Germania si unisca all’H2Med, insieme a Francia e Portogallo”, si legge in una nota. Praticamente in contemporanea, il presidente francese Emmanuel Macron faceva un annuncio analogo nel corso di una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Particolarmente caldeggiato dai governi di Spagna e Portogallo, il progetto in questione è frutto di un accordo raggiunto con Parigi negli ultimi mesi del 2022. L’idea dei tre governi è di garantire alla comunità europea capacità di trasportare ogni anno 2 milioni di tonnellate di idrogeno verde dalla Penisola Iberica a altre zone del continente, a partire dal 2030.

Proprio su questo tipo di combustibile sostenibile si basa infatti parte della scommessa europea per una transizione energetica verso un modello più ecologico. “È un progetto di vocazione necessariamente europea, non solo regionale”, sostiene Madrid sull’H2Med. In una dichiarazione congiunta, i governi di Francia e Germania hanno spiegato che puntano a far sì che uno dei condotti che dovrà essere costruito a tal scopo raggiunga il territorio tedesco.

Da parte sua, il governo spagnolo non ha dato detagli specifici su eventuali contributi economici al progetto da parte di Berlino. Le parti coinvolte puntano comunque a far sì che venga realizzato grazie a un co-finanziamento dell’Unione Europea, affiancato da risorse nazionali.

Negli ultimi mesi, Sánchez ha scommesso forte su una costruzione di solide relazioni coi leader di alcuni dei principali governi europei, nello specifico Scholz e Macron. Più distante, per il momento, appare la posizione dell’esecutivo italiano di Giorgia Meloni. Sinora, Roma non è stata coinvolta direttamente nel progetto H2Med, nonostante Sánchez, nei mesi scorsi, si fosse mostrato aperto a discutere anche con l’Italia di possibili iniziative sul fronte energetico.

Redazione Madrid

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