Domenica gara d’addio dell’italo-venezuelano Edgar Pérez Greco

Pérez Greco in una foto d'archivio.
Pérez Greco in una foto d'archivio.

CARACAS – Quando un grande che ha fatto la storia del calcio saluta è sempre un momento da ricordare per tutti gli amanti della palla a chiazze. I tifosi che si alzano in piedi mentre lo applaudono tra le lacrime e gli dedicano qualche coro. Tutto questo sugli spalti, mentre in campo c’é l’ovazione dei compagni ed avversari. Tutti i grandi campioni dicono che l’ultima partita, quella dell’addio, resta non solo nel cuore dei tifosi, ma anche degli amanti del calcio.

I grandi di questo sport hanno quel tocco magico che grazie alle loro giocate riescono ad unire un popolo e a far sciogliere in un abbraccio la follia. Questo è quello che pensiamo avverrà domenica, alle 16:00 (ora del Venezuela) nello stadio Pueblo Nuevo di San Cristóbal con la gara d’addio dell’italo-venezuelano Edgar Pérez Greco. A sfidarsi in campo ci saranno il suo amato Deportivo Táchira e i colombiani del Cúcuta Deportivo F.C.

“Ho sentimenti contrastanti, sono emozionato ricordando quanto fatto durante la mia carriera, per tutto quello ottenuto, per il supporto che ho sempre ricevuto dai tifosi, per ritrovarmi con loro a Pueblo Nuevo” ha dichiarato in un comunicato stampa il calciatore di origine siciliana.

Il “Carrusel Aurinegro” ha voluto omaggiare come si merita uno dei suoi beniamini, che dal suo esordio il 21 gennaio 2001 ha indossato il giallonero come una seconda pelle. Ma nel caso del “Flaco” c’é da ricordare che la squadra è nata grazie anche al nonno (Gaetano) che é stato uno dei fondadori del Deportivo Táchira.

Nella partita di domenica Pérez Greco scenderà in campo con alcuni dei giocatori che attualmente allena.

“Sono cambiati i ruoli, non sono più un calciatore ma faccio parte dello staff tecnico. Giocherò con il gruppo che alleniamo, é un poco strano ma sono certo che sarà bellissimo”.

La sfida con il Cúcuta Deportivo F.C. porterà tanti tifosi sugli spalti dello stadio Pueblo Nuevo di San Cristóbal.

“La tensione è alta, non mi alleno come prima, però mi tengo in forma, devo essere al top. É una gara di caratura internazionale. Questo ci pone un po’ tesi, ma con voglia che tutto fili per il verso giusto”.

(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)

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