Piano ‘pro-vita’ in Castiglia e León, crepe nell’alleanza PP-Vox

MADRID — Affondi, smentite e voltafaccia. La vicenda del piano “pro-vita” lanciato dagli ultraconservatori di Vox in Castiglia e León, regione spagnola in cui governano da meno di un anno insieme al Partito Popolare, rischia di lasciare strascichi sulla stabilità di questa alleanza. Come segnalato dai media iberici, dopo che la direzione dei popolari ha reso noto che non sono previsti cambi rispetto alle modalità di pratica dell’aborto previste dalla legge, dai partner di governo è stato recapitato il seguente messaggio: “Non faremo nessun passo indietro su quanto accordato in Castiglia e León”.

Il discusso piano era stato presentato lo scorso giovedì da Juan García-Gallardo, vicepresidente regionale e leader territoriale di Vox. Garanzia di “assistenza psico-sociale” alle donne che intendono abortire, possibilità per i genitori interessati di “ascoltare il battito cardiaco del feto” in un determinato periodo della gestazione e accesso a “ecografie in 4d” erano le principali misure comprese.

Dopo un iniziale silenzio e mentre dal lato del centro-sinistra si levavano voci indignate per quello che veniva definito un piano “anti-aborto”, sia il presidente regionale Alfonso Fernández Mañueco (PP) sia il leader nazionale popolare Alberto Núñez Feijóo hanno preso le distanze dall’iniziativa di Vox. “La Castiglia e León non modificherà il protocollo di assistenza a donne incinte”, ha detto oggi quest’ultimo in dichiarazioni rilasciate a Telemadrid.

Circa 24 ore prima, Mañueco aveva negato “accordi” interni alla sua amministrazione a proposito di aborto. “Non ci sarà nessun obbligo per i medici, non ci sarà nessun obbligo per le donne incinte”, ha aggiunto in una dichiarazione istituzionale. Tutto il contrario di quanto affermato in precedenza da Gallardo, che ieri sera ha poi rivelato di non essere in contatto con il suo superiore dallo scorso giovedì.

Nel frattempo, dal governo nazionale (Partito Socialista-Unidas Podemos) gli attacchi per il lungo la gestione del PP di questa vicenda si sono moltiplicati. “Il Consiglio dei ministri ha approvato un accordo che corrisponde all’ultimo passo prima della presentazione di un ricorso per conflitto di competenze presso la Corte Costituzionale”, ha annunciato in conferenza stampa la portavoce dell’esecutivo Isabel Rodríguez, “una avvertenza di non competenza”.

“Non accetteremo che si retroceda di un solo millimetro in materia di diritti delle donne”, ha anche detto, aggiungendo che “le spiegazioni sinora date dal governo della Castiglia e León sono contradditorie e insufficienti, e i dubbi sull’applicazione delle misure in questione rimangono”. E ha aggiunto: “Il silenzio di cinque giorni di Feijóo non è né interessato né casuale, è complice”.

Intanto, da Davos il premier Pedro Sánchez ha avvertito della necessità di “combattere” il fenomeno di partiti di “estrema destra” sono “appoggiati dai principali partiti conservatori”.

Redazione Madrid

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