MADRID — Gli intrecci tra vita e finzione, tra arte e realtà. Ma anche, come ci si prepara per salire su un palcoscenico o su un set e che esperienze emozionali e sensoriali suscita un momento di questo tipo. E cosa comporta “reimmergersi” nell’opera di un regista celebre come Federico Fellini, traendo nuovi spunti da un suo film. Ci sono tutti questi elementi in ‘Sovrimpressioni’, spettacolo scritto e interpretato da Daria Deflorian e Antonio Tagliarini e sbarcato proprio questa settimana al Teatro Valle-Inclán (Centro Dramático Nacional) di Madrid. Un appuntamento invitante per tutti gli amanti di un grande del cinema italiano e della drammaturgia d’autore: l’opera è infatti in calendario tutti i giorni (eccetto il lunedì) fino a domenica 22 gennaio.
Una descrizione dello spettacolo, ispirato al film felliniano Ginger e Fred (1986) e che mescola ‘performance’ recitativa e danza, arriva direttamente da i suoi due ideatori. “Che cos’è ‘Sovrimpressioni’? Abbiamo rubato il titolo alla splendida raccolta di poesie di Andrea Zanzotto e al suo bisogno di sovrapporre artificio e natura, lingua madre e neologismi, rapporto con le cose e i lampi del pensiero. Tutto questo ci riguarda nel rapporto che da tempo stiamo intessendo tra biografia e finzione, tra le figure che rincorriamo per conoscerci meglio e il presente, lo sfondo storico che preme sulle nostre scelte, le confonde, le smentisce, le conferma”.
Conversando con La Voce d’Italia dopo l’esordio della rappresentazione, andata in scena per la prima volta lo scorso mercoledì, Deflorian e Tagliarini hanno illustrato genesi e sviluppi del progetto. Tutto è partito, hanno raccontato, quando la pandemia di Covid era ancora “inimmaginabile”. “La proposta è stata di Daria”, ha ricordato Tagliarini, aggiungendo che la sua partner artistica aveva intenzione di elaborare qualcosa con cui si potesse sfruttare le sue qualità come ballerino, essendo la danza il campo in cui ha mosso i suoi principali passi artistici.
L’idea ha poi però preso forma in piena fase di crisi sanitaria, con le lunghe giornate di lock-down nelle fasi più dure dell’emergenza. Periodo in cui le riflessioni su come la vita possa “entra assolutamente dentro l’opera” e su come possa “cambiarti” in base alle esperienze che presenta si sono intensificate; fino a dare vita a un dialogo vivo e in evoluzione, plasmato in uno spettacolo che vede come ambientazione principale il camerino in cui due attori si preparano ad andare in scena, nel corso della fase di trucco.
Il risultato è una rappresentazione di circa un’ora e 15 minuti di durata, in cui non mancano momenti di coinvolgimento divertito del pubblico, grazie alla ricerca di contatto con l’ambiente circostante degli interpreti e l’atmosfera di amichevole raccoglimento creata.
‘Sovrimpressioni’, arrivato per la prima volta in Spagna in collaborazione con il Centro Dramático Nacional, è già stato messo in scena in diversi teatri italiani. Inoltre, è inserito nel quadro di un progetto su Fellini più ampio che comprende anche un’altro spettacolo teatrale, ‘Avremo ancora l’occasione di ballare insieme’.
Il concepimento e la preparazione di queste rappresentazioni sono anche raccontate nel film-documentario italiano ‘Siamo qui per provare’, diretto da Greta de Lazzari e Jacopo Quadris: un’idea “nuova e sorprendente” che ha permesso a Tagliarini e Deflorian di rappresentare, secondo quest’ultima, una “rincorsa tra cinema prima, cinema dopo, cinema da un’altra parte”.
La rappresentazione di ‘Sovrimpressioni’ a Madrid è in programma in tutte le sessioni alle ore 18, eccetto domenica 22 gennaio, quando sarà alle ore 12.
Francesco Rodella / Redazione Madrid