Museo del Prado, “primavera barocca” con il ‘divino’ Guido Reni

Atalanta e Ippomene, dipinto da Guido Reni, dopo la restaurazione

MADRID — Il Prado guarda di nuovo all’Italia. Anche nel corso 2023, sarà infatti riservato ampio spazio a produzioni artistiche legate a questo Paese nelle nuove iniziative culturali messe in programma dal più noto museo madrileno. A cominciare da una mostra sul “grande maestro” bolognese Guido Reni, grazie alla quale potrà essere esplorata a fondo l’opera di questo pittore e incisore cruciale del periodo barocco. L’esposizione verrà inaugurata il prossimo 28 marzo.

Questo progetto del Prado segue quello presentato a fine settembre 2022, quando fu annunciato il completamento del restauro di ‘Ippomene e Atalanta’ , considerato uno dei quadri più importanti del Reni e da decenni custodito in Spagna. Esposto tra ottobre e novembre nella galleria principale del museo madrileno, il dipinto è stato poi incluso in una mostra sul suo autore ospitata dallo Städel Museum di Francoforte.

Proprio in collaborazione con questa galleria tedesca arriva dunque ora la mostra temporanea in programma da fine marzo, la prima di una “primavera barocca” in cui sarà protagonista anche lo spagnolo Francisco de Herrera ‘el Mozo’, secondo quanto spiegato oggi dal direttore del Prado, Miguel Falomir.

Vissuto a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, il “divino” Reni è considerato uno dei principali artisti della scuola emiliana dell’epoca, in grado di generare amplia influenza anche su esponenti del Barocco iberico. Per risaltare il suo “contributo all’arte del suo tempo”, i responsabili della mostra in programma al Prado hanno messo a punto un “dialogo” tra opere che includerà circa 100 lavori, in parte suoi in parte di suoi contemporanei (come Annibale Carracci, Caravaggio o Francisco de Zurbarán).

L’esposizione, che rimarrà aperta fino al prossimo 9 luglio, è patrocinata in esclusiva dalla Fondazione BBVA.

Oltre a questo focus sul Barocco, il Prado parteciperà poi anche, tra altri progetti, alle commemorazioni per i 50 dalla morte di Pablo Picasso, con una mostra prevista tra giugno e settembre.

Intanto, un altra iniziativa culturale con l’Italia protagonista è in programma a partire da domani, 11 gennaio, presso il teatro Valle Inclán di Madrid: si tratta della messa in scena di ‘Sovrimpressioni’, opera teatrale diretta da Daria Deflorian e Antonio Tagliarini e consistente in una libera reinterpretazione del film Ginger e Fred (1986) di Federico Fellini.

In questo caso, il progetto è curato dal Centro Dramático Nacional. L’opera verrà messa in scena tutti i pomeriggi, alle ore 18, fino al prossimo 22 gennaio (in quest’ultimo caso, l’inizio dell spettacolo è fissato per le ore 12). Giovedì 12, alle ore 20, è anche prevista la proiezione di ‘Siamo qui per provare’, film-documentario che illustra il processo creativo che sta dietro ‘Sovrimpressioni’.

F.R. / Redazione Madrid

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