L’ultimo addio a Ratzinger

Papa Francesco (S) e Joseph Ratzinger (D) in una foto di archivio. (Vatican News)
Papa Francesco (S) e Joseph Ratzinger (D) in una foto di archivio. (Vatican News)

CITTÀ DEL VATICANO.- In una Roma blindata si sono radunate più di 50mila persone giunte dall’Italia e dal mondo, per seguire il funerale di Papa Benedetto XVI.

Erano presenti anche il Presidente Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, Mario Draghi, il cancelliere Olaf Scholz, la regina della Spagna, il re del Belgio e il presidente del Portogallo oltre a 150 cardinali e a 3700 sacerdoti.

Indifferente alle velenose critiche a lui rivolte dal settore più conservatore della Chiesa, soprattutto da quella statunitense, Papa Bergoglio che con Ratzinger non ha mai perso i contatti, ha salutato la salma del suo predecessore con evidente e sincera commozione dicendo, tra l’altro, nella sua omelia: “Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce”.

La folla che aveva accolto l’arrivo della salma con un lungo applauso, a conclusione dell’omelia, ha gridato “Santo subito”.

Per ora il papa emerito sarà sepolto in una cripta situata nelle Grotte Vaticane che ha accolto già più di 90 tombe di papi, nel posto lasciato libero da Giovanni Paolo II, il cui corpo è stato trasferito dopo la sua beatificazione nel 2011.

Intanto in Vaticano cresce il fermento all’interno della fronda dei conservatori che speravano in un sostegno, mai ottenuto, del papa emerito per boicottare il papato di Bergoglio.

La critica più aspra a papa Francesco è arrivata sempre dagli Stati Uniti e in particolare dal cardinale Raymond Leo Burke fortemente pro-life e che avrebbe voluto proibire la comunione ai divorziati.

Sull’altro versante si posizionano invece quelli che vorrebbero un’apertura ancora più decisa verso le donne e gli omosessuali ora che papa Francesco non ha più la necessità morale di non spingere la sua posizione troppo lontana da quella di Ratzinger.

Il tempo dirà quale posizione assumerà il Pontefice ma, probabilmente, manterrà la linea che ha tenuto fino ad oggi, e cioè avanti, sì, ma non troppo e a piccoli passi.

 

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