Politica versus scienza: Zaia e Crisanti a confronto

ROMA.- Mentre l’Italia e il mondo sono di nuovo alle prese con una preoccupante ondata di nuove varianti di Covid, politica e scienza tornano a scontrarsi.

Nel corso di una chiamata telefonica tra Roberto Toniolo, direttore di Azienda Zero e il governatore veneto Luca Zaia, quest’ultimo riferendosi all’attuale senatore Andrea Crisanti, riconosciuto microbiologo, ha detto di averlo “nel mirino” da sedici mesi e di volerlo “mandare a schiantare”.

La telefonata intercettata dalla Guardia di Finanza di Padova nel 2021 è stata resa pubblica dai giornalisti del programma televisivo Report. La rabbia di Zaia era scaturita a seguito di uno scontro con Crisanti che aveva denunciato l’uso di tamponi, prodotti dalla multinazionale Abbott, considerati molto meno affidabili di quanto affermato dal governatore veneto e da Roberto Rigoli, suo braccio destro ed ex responsabile delle microbiologie del Veneto. Crisanti, in quel momento, denunciava il fatto che, nonostante le sue analisi avessero dimostrato l’inaffidabilità di quei tamponi della Abbott in quanto incapaci di rilevare le varianti del virus, continuavano ad essere usati nelle strutture ospedaliere e nelle Rsa del Veneto.

Rigoli si difese dicendo che la verifica dei tamponi era responsabilità di Azienda Zero essendosi lui limitato ad accertare se fossero in regola con i requisiti indicati dalla Comunità Europea.

Erano quelli i mesi in cui ancora non avevamo a disposizione il vaccino e il Covid mieteva centinaia di morti.

A seguito di ciò la procura di Padova ha avviato una maxi inchiesta e ora Roberto Rigoli e la vicentina Patrizia Simonato, ex direttrice generale di Azienda Zero sono indagati. L’accusa è di aver spinto la pubblica amministrazione ad acquistare tamponi pur conoscendone i limiti.

A seguito della pubblicazione delle intercettazioni quella che fino a quel momento era stata una battaglia tra Zaia e Crisanti diventa guerra aperta. Il senatore Andrea Crisanti, dimostrando grande correttezza e serietà, ha deciso di dimettersi dalla cattedra di microbiologia dell’Università di Padova, per evitare il coinvolgimento del famoso Ateneo e promette azioni giudiziarie, questa volta contro il governatore Zaia.

“Inseguirò Zaia fino alla fine del mondo per inchiodarlo su qualsiasi responsabilità che possa avere nei miei confronti -ha assicurato Crisanti-. Questo regime di intimidazione nel Veneto deve finire. Ho avuto accesso agli atti dell’inchiesta e si capisce che Zaia è l’orchestratore della campagna di diffamazione e discredito. Io stavo solo cercando di salvaguardare la regione, informandoli che era una follia utilizzare i tamponi rapidi per lo screening durante la seconda ondata di Covid”.

Andrea Crisanti è stato eletto senatore nelle scorse elezioni nella circoscrizione estero, ripartizione Europa.

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