Malversazione, Consulta, abusi sul lavoro: battera di riforme di ERC e Governo

MADRID — Il governo smuove le acque su vari fronti e l’opposizione reagisce gridando allo scandalo. Sono tre i principali temi toccati da una batterie di proposte con cui Partito Socialista, Unidas Podemos e i partner esterni di Esquerra Republicana (ERC) puntano a introdurre modifiche “express” del codice penale e di altre leggi riguardanti la giustizia: reato di malversazione, sistema di elezione dei giudici della Corte Costituzionale e legislazione sui diritti dei lavoratori. Tale movimento politico, principalmente sui primi due punti, ha portato a una durissima reazione dei partiti di destra, con Vox e Ciudadanos che invocano una mozione di sfiducia nei confronti del premier Pedro Sánchez.

Per quanto riguarda la questione della malversazione, il clima politico prometteva tempesta già da alcuni giorni. Martedì, nel giorno della festa della Costituzione, il presidente ha fatto intendere di essere disposto a discutere del tema con gli indipentendisti di ERC, che da anni denunciano un uso politico di questo reato per castigare loro esponenti.

Oggi, i dettagli sono arrivati da un emendamento presentato dalla formazione catalana alla proposta di legge per la riforma della ‘sedizione’, altro aspetto caro ai movimenti separatisti: la richiesta principale, riporta tra gli altri Europa Press, è di ridurre le pene per chi malversa senza però “animo di lucro personale”. Da parte loro, PSOE e Unidas Podemos hanno risposto aggiungendo un’iniziativa a sorpresa: la proposta è di creare anche un nuovo “tipo penale”, definito “arricchimento illecito”, per chi ottiene guadagni non giustificabili dopo aver ricoperto un incarico pubblico. A detta del portavoce parlamentare socialista Patxi López, infatti, la formazione del premier non intende “favorire nessun passo indietro nella lotta alla corruzione”.

In merito alla Corte Costituzionale — il cui rinnovo è da tempo in parte bloccato, tra accuse incrociate dei principali partiti sui motivi di tale situazione — l’obiettivo di PSOE e Unidas Podemos è di forzare la mano per superare lo stallo: nei dettagli, gli emendamenti presentati abbassano la maggioranza necessaria per l’elezione di due dei suoi membri da parte del Consiglio Superiore della Magistratura e introducono castighi penali nei confronti di chi, dall’interno del Csm, provasse a ostacolare tali nomine.

In aggiunta, i partiti del governo hanno presentato una proposta per un’altra modifica del codice penale, con lo scopo di indurire le pene previste nei casi di assunzioni abusive da parte di datori di lavoro. In particolare, spiegano media iberici, l’iniziativa stabilisce pene detentive da 6 mesi a 6 anni per chi “impone condizioni illecite ai propri lavoratori mediante l’assunzione con formule estranee al contratto di lavoro, oppure le mantiene nonostante ammonimento o sanzione amministrativa”. “La difesa dei diritti dei lavoratori in casi di ingiustizia flagrante sarà garantita dal codice penale”, ha spiegato su Twitter la vicepremier e ministra del Lavoro, Yolanda Díaz.

Sui due aspetti che più stanno scatenando polemiche in questi giorni, ovvero la malversazione e il rinnovo della Corte Costituzionale, le formazioni della destra hanno reagito gridando allo scandalo. Il Partito Popolare, principale forza politica dell’opposizione, ha annunciato ricorsi giudiziari rispetto iniziative legislative annunciate e la denuncia in sede europea “dell’assalto alle istituzioni” che sarebbe in atto. “Il governo intensifica, in una corsa contro il tempo, i suoi attacchi alle istituzioni e al nostro stato di diritto. Spaventa pensare fino a che punto può arrivare Sánchez in un finale dell’anno in cui vale tutto. Non rimarremo in silenzio di fronte a questa deriva autoritaria”, ha twittato il leader popolare, Alberto Núñez Feijóo.

Ancor più duri gli ultra-conservatori di Vox. “È arrivato il momento di presentare una nuova mozione di sfiducia (contro il premier Sánchez)”, ha detto il numero 1 di questo partito, Santiago Abascal, “il gruppo parlamentare di Vox inizierà conversazioni per proporre un candidato democratico, con esperienze di governo, che non militi in nessun partito e si impegni a convocare immediatamete elezioni”. Ciudadanos, da parte sua, ha invitato Feijóo, in quanto “leader dell’opposizione”, ad assumere l’iniziativa in questo senso. “Se non agiamo adesso, quando lo faremo?”, si è chiesta la presidente della formazione liberale, Inés Arrimadas.

Redazione Madrid

Lascia un commento