MADRID —Il giallo si infittisce con un nuovo capitolo. Questa volta, gli elementi al centro della vicenda sono “pacchi insanguinati” contenenti “occhi di animali”. Tutti ricevuti da sedi diplomatiche ucraine in Europa. Tra queste, l’ambasciata di Madrid. Kiev interpreta la vicenda come frutto di una “campagna di terrore e intimidazione” nei propri confronti. Intanto, restano ancora aperti interrogativi sulle almeno sei buste-bomba recapitate in Spagna.
“In seguito all’attentato terroristico in Spagna, le ambasciate in Ungheria, Olanda, Polonia, Croazia, Italia, Austria, i consolati generali di Napoli e Cracovia e il consolato di Brno hanno ricevuto pacchi insanguinati”, ha reso noto in mattinata il Ministero degli Affari Esteri ucraino. “I pacchi contenevano occhi di animali. I pacchi stessi erano immersi in un liquido dal colore caratteristico e avevano un odore corrispondente. Stiamo studiando il significato di questi messaggi”.
Anche il primo pomeriggio è risultato movimentato, almeno a Madrid. Verso le 14, ha poi spiegato il Ministero dell’Interno spagnolo, i filtri di sicurezza dell’ambasciata ucraina hanno infatti intercettato un pacco “sospetto”. Immediatamente, la polizia ha evacuato la sede diplomatica e ha attivato un dispositivo di sicurezza.
Analisi successive hanno confermato che nel pacco, descritto come “insanguinato” dalle autorità ucraine, è stato trovato “un occhio schiacciato di animale”. Esclusa, invece, la presenza di “meccanismi o sostanze esplosive o deflagranti”, aggiungono le stesse fonti.
“Abbiamo motivi per ritenere che sia in corso una ben pianificata campagna di terrore e intimidazione contro le ambasciate e i consolati ucraini. Incapace di fermare l’Ucraina sul fronte diplomatico, qualcuno sta cercando di intimidirci”, aveva dichiarato in mattinata il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. “Tuttavia, posso subito dire che questi tentativi sono inutili. Continueremo a lavorare efficacemente per la vittoria dell’Ucraina”.
Mercoledì, l’ambasciata ucraina a Madrid aveva ricevuto un pacco bomba, poi deflagrato all’interno della sede, con il conseguente ferimento lieve di un impiegato. Altre buste sospette, nessuna delle quali ha provocato danni, sono stati recapitati al premier Pedro Sánchez, alla ministra della Difesa Margarita Robles, a una fabbrica di armi di Saragozza, alla base militare di Torrejón de Ardoz e all’ambasciata statunitense.
F. R. / Redazione Madrid