ROMA. – L’Arabia Saudita spreca, la Polonia fa gol (2) e Szczesny para tutto, compreso un tiro dal dischetto di Salem Al-Dawsari, ma soprattutto la ribattuta di Mohammed Alburayk. La sfida dell’Education City Stadium di Al-Rayyan finisce 2-0 per la squadra guidata da Czeslaw Michniewicz che, dopo il pari iniziale senza gol con il Messico, comincia a nutrire concrete ambizioni di qualificazione per gli ottavi di finale (evento che non si verifica dai Mondiali del 1986, in Messico).
Gran parte del merito del successo dei polacchi è da ascrivere al portiere Szczesny che, nel momento cruciale del match, ossia poco dopo la rete del vantaggio firmata da Zieliwski, è riuscito a compiere una parata prodigiosa sul tiro dal dischetto (rigore concesso con l’ausilio del Var dall’arbitro brasiliano Wilton Sampaio per un intervento poco ortodosso di Bielik su Al-Shihri) di Salem Al-Dawsari, respingendo il pallone, e un’altra miracolosa sul successivo tiro a botta sicura di Alburayk.
Il primo sigillo mondiale di Lewandowski chiude definitivamente i conti, riportando con i piedi per terra i sauditi. L’Arabia Saudita è apparsa meno forsennata, ma anche meno impetuosa e inferocita nei contrasti rispetto alla sfida d’esordio vinta a sorpresa sull’Argentina degli assi, ma avrebbe meritato almeno un gol.
Lo ha trovato, invece, la Polonia al 39′, dopo un salvataggio al 27′ di Al-Shehri su colpo di testa di Bielik: Lewandowski salta il portiere, da posizione assai defilata mette al centro per Zielinski, che infila l’1-0 a porta semivuota sotto la traversa con un tiro potente e molto preciso.
Poco dopo il rigore fallito, l’intervallo che restituisce un’Arabia Saudita meno determinata del previsto, ugualmente dinamica, ben messa in campo, ma distratta e sbadata. La Polonia capisce che aria tira e, pur difendendosi con grande attenzione, quando può, si riversa nella metà campo avversaria. Al 10′ sono comunque i sauditi a dover fare i conti ancora una volta con il portierone polacco, che compie un altro salvataggio miracoloso – questa volta di piede – su Salem Al-Dawsari, pronto a concludere da distanza ravvicinata sugli sviluppi di un’azione confusa di stampo rugbistico.
La Polonia ricambia il favore e, al 19′, con un colpo di testa di Milik, sfiora il gol; il pallone, però, va a stamparsi sulla traversa. Passano 2′ e questa volta a disperarsi per aver timbrato un palo è Robert Lewandowski. Dopo una conclusione di Abdulhamid di sinistro che al 33′ manda a lato di poco, i polacchi raddoppiano e questa volta ‘Lewa’ non sbaglia: il centravanti del Barcellona ruba palla nella trequarti ad Al-Malki e batte il portiere per il 2-0 che chiude il match. Poi, si commuove, con sguardo quasi incredulo, lui che di reti ne ha segnate a valanga e a ogni latitudine.