Mondiali: la Spagna dà spettacolo, Costarica travolto

Ferran Torres festeggia il suo gol del 3-0 contro il Costarica.
Ferran Torres festeggia il suo gol del 3-0 contro il Costarica. EPA/Abir Sultan

ROMA. – Nel mondiale delle sorprese la Spagna lancia un segnale inquietante per tutte le sue avversarie. Va oltre il dominio mostrato da Inghilterra e Francia, strapazza un Costarica senza qualità con una lezione memorabile di calcio e approfitta del crollo alla distanza della Germania per raggiungere il Giappone in vetta al gruppo E.

Tutto troppo facile per Luis Enrique, 7-0 la goleada inflitta al Costarica con la girandola di occasioni, invenzioni e gol che creano spettacolo e confermano che la sua squadra è una delle favorite ed è in forma smagliante. I tre attaccanti vanno a segno (due Ferran Torres, uno Asensio e Dani Olmo), ma a fare la differenza sono i due giovani giocolieri alle loro spalle: Gavi (18 anni) e Pedri (20) che replicano le prestazioni sontuose col Barcellona.

Il mondiale certifica che stanno nascendo due stelle. Ora ci vorranno le conferme, per loro e per la Roja, attesi dagli impegni col Giappone e poi con una Germania costretta alla vittoria. Troppo modesta infatti è l’opposizione trovata in campo. Gira la testa ai malcapitati centroamericani per la fitta, implacabile ragnatela di passaggi degli spagnoli, che non è uno sterile possesso palla perché c’é sempre un’invenzione, ci sono almeno due-tre compagni che si smarcano, triangolano e le occasioni fioccano a grappoli.

Luis Enrique alimenta il tourbillon inserendo il tuttocampista Rodri al centro della difesa a fianco del suo compagno del City Laporte. In attacco non parte titolare Morata, ma Asensio (unico del Real in una nazionale per metà blaugrana) che, da falso nueve, crea spazi su cui si fiondano i due esterni Ferran Torres e Dani Olmo. A dirigere le operazioni è l’inossidabile Busquets che fa da chioccia, come al Barcellona, ai due giovani talenti Pedri e Gavi, che hanno tecnica, inventiva e continuità.

Dopo il successo nella Nations League Luis Enrique prosegue nella sua linea coerente: a casa Sergio Ramos, De Gea e Fabien Ruiz, largo ai giovani con 9 under 21 in rosa. Il Costarica, arrivato in Qatar con il successo nello spareggio con la Nuova Zelanda, subisce una lezione clamorosa ma inevitabile. Campbell riceve pochi passaggi, e la gara è a senso unico. In 10′ ci sono due occasioni per Dani Olmo e Asensio, con tiri di poco fuori, poi Pedri inventa un assist delizioso per l’attaccante del Lipsia che insacca con un tocco morbido.

Il Costarica prova a tamponare, ma il pallone non lo vede mai. Al 21′ l’inevitabile raddoppio: Jordi Alba crossa per Asensio che colpisce al volo, la coordinazione è pregevole ma Keylor Navas dà il suo contributo. La Spagna dilaga e al 31′ Duarte abbatte Jordi Alba, con freddezza Ferran Torres trasforma il rigore. Alla fine del primo tempo c’è un dato imbarazzante: la Spagna ha l’85% di possesso palla.

La Spagna non toglie il piede dall’acceleratore e travolge gli avversari: trova il quarto gol al 9′ con Ferran Torres che è caparbio a contendere il pallone a una difesa ormai stanca e disorientata. Meritato quinto gol al 29′ per Gavi, con un tiro al volo che accarezza il palo e si infila dentro. Per il blaugrana c’è anche un record. E’ il primo 2004 a segnare al mondiale. Luis Enrique dà respiro a Busquets Jordi Alba e Asensio, ma per il Costarica cambia poco. Al 44′ arriva il sesto gol di Carlos Soler e al 47′ mette la sua firma sul 7-0 anche Alvaro Morata. La Spagna è una macchina da gol che sembra in grado di arrivare fino in fondo.

Lascia un commento