Mondiali: colpo Giappone, battuta 2-1 in rimonta la Germania

Jamal Musiala in azione contrastato da Hiroki Sakai (nella partita Germania-Giappone finita 1-2.
Jamal Musiala in azione contrastato da Hiroki Sakai (nella partita Germania-Giappone finita 1-2. EPA/Tolga Bozoglu

DOHA. – E due: dopo l’Argentina con l’Arabia Saudita, a inciampare nella ‘prima’ ai Mondiali del Qatar tocca ad un’altra grande favorita, la Germania. Che prima passa in vantaggio con un rigore, poi viene ribaltata dal Giappone che nella ripresa andava al doppio della velocità – e con maggiore aggressività – rispetto ai tedeschi.

E’ stata una partita folle, in cui si è visto di tutto, pali, traverse, clamorose occasioni mancate, parate incredibili: alla fine, gli uomini di Moriyasu, che nell’intervallo ha rivoluzionato la formazione, hanno fatto impazzire di gioia i tifosi sugli spalti del Khalifa International. Anche la corsa in campo al fischio finale dei nipponici aveva il sapore dell’evento fondatore di una nuova fase del calcio nel Paese.

Le squadre si sono schierate all’inizio entrambe con il 4-2-3-1 e la Germania – senza fascia One Love ma con la protesta anti-Fifa della mano sulla bocca a mo’ di bavaglio nella foto ricordo – sembrava prendere facilmente il sopravvento. Thomas Mueller e compagni non lasciavano spazio alle ripartenze giapponesi, che però facevano capire agli avversari che non era un giorno adatto alle distrazioni: all’8′ gol annullato per fuorigioco a Maeda.

Riprende l’offensiva tedesca con il portiere Gonda che sale in cattedra fermando – talvolta concedendo qualcosa allo spettacolo – tutti i tentativi tedeschi. Si è arreso soltanto quando si è visto costretto ad atterrare Raum: rigore inevitabile e vantaggio firmato Gundogan. Era il 33′ ma prima dell’intervallo e subito all’inizio della ripresa la Germania fallisce in modo clamoroso – una traversa scheggiata, un palo, parate rocambolesche – il raddoppio.

Il Giappone fa entrare Asano, Minamino e Doan ed è l’attaccante del Monaco a costringere Neuer alla respinta sui piedi di Doan, che non perdona. Il pareggio è un colpo per i tedeschi ma ormai le energie sono al lumicino mentre quelle dei giapponesi sembrano moltiplicarsi: brutta figura di Schlotterberck nel gol del vantaggio nipponico, con il biondo difensore, molto più prestante fisicamente di Asano, che si lascia sfuggire l’avversario e non lo raggiunge più fin quando, indisturbato, batte Neuer sotto la traversa.

Tripudio Giappone e Germania piena di problemi, uno peggiore di tutti: l’attacco non funziona, del centravanti si sente drammaticamente la mancanza. E le cifre confermano la malattia: 80% di possesso palla nel primo tempo, 26 tiri in porta dei tedeschi durante i 90′ per la miseria di un solo gol. E su rigore. Per passare, ora, bisogna vedersela con Costarica e, soprattutto, Spagna.

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