Azzurri: fra rimpianti e rilancio l’ultimo raduno 2022

La storica foto della partita a carte tra Zoff, Causio, il Presidente Pertini e il ct Bearzot sull'aereo di ritorno da Madrid dopo aver conquistato il Mondiale.
La storica foto della partita a carte tra Zoff, Causio, il Presidente Pertini e il ct Bearzot sull'aereo di ritorno da Madrid dopo aver conquistato il Mondiale.

FIRENZE. – ”Non andare al Mondiale è un grande dispiacere, io cercherò di portare in Nazionale l’entusiasmo del Napoli. E come abbiamo fatto nel mio club, quando abbiamo perso pedine importanti, è giusto ripartire anche qui dai giovani”. L’augurio di Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli capolista del campionato, ad un’Italia che si ritrova a Coverciano per l’ultimo un po’ malinconico raduno del 2022.

Domenica prossima scatteranno i Campionati del mondo in Qatar ma gli azzurri che pure sono campioni d’Europa in carica non saranno fra i protagonisti. Il lavoro di rilancio e di rinnovamento comunque non può fermarsi come ha ricordato anche il presidente federale, Gabriele Gravina, e così Roberto Mancini, alla soglia della sua 56/a partita da ct (raggiunti Lippi e Prandelli) mercoledì a Tirana contro l’Albania, ha deciso di sfruttare questo ultimo appuntamento per vedere, e rivedere, soprattutto alcuni giovani talenti che si stanno mettendo in mostra.

A iniziare dai centrocampisti della Juventus Nicolò Fagioli (classe 2001) e e Fabio Miretti (2003), dall’esterno dell’Empoli Fabiano Parisi (classe 200) chiamato dall’Under 21 dopo l’indisponibilità di Toloi e Emerson. Il più giovane del gruppo è addirittura un minorenne, Simone Pafundi, 16 anni, attaccante dell’Udinese, già inserito nello stage di maggio. Tra i ritorni ci sono quelli di Federico Chiesa reduce da quasi un anno di stop per il gravissimo infortunio al ginocchio sinistro, e di Nicolò Zaniolo che si sta rilanciando dopo un periodo tormentato.

La lista degli indisponibili è lunga, a questi si sono aggiunti in extremis anche Scamacca, Frattesi (chiamato Pinamonti del Sassuolo) e Cristante che sarà operato per curare una contusione ossea allo scafoide della mano sinistra. Al momento i calciatori a disposizione del ct sono 28 e tutti hanno partecipato all’allenamento pomeridiano durante il quale sono state schierate due formazioni contrapposte, una con il modulo 3-4-3 (con Zaniolo nel tridente con Raspadori e Grifo) e e l’altra con il 3-5-2, con Miretti in mediana insieme a Pessina e a Tonali.

Questa mattina altra sessione di lavoro poi la partenza per Tirana. Dopo l’amichevole con l’Albania gli azzurri faranno ritorno a Coverciano per altri due giorni di lavoro prima di raggiungere nel fine settimana Vienna per il test con l’Austria in programma domenica, proprio nello stesso giorno in cui inizierà il Mondiale con la sfida Qatar-Ecuador.

”Quando si vince e si raggiunge un traguardo importante come l’Europeo si tende ad abbassare inconsciamente un po’ il livello di attenzione, può essere stato anche questo fattore a incidere sulla nostra mancata qualificazione. I rimpianti sono molti, penso alla doppia sfida con la Svizzera e alla sconfitta con la Macedonia del Nord a Palermo – ha ribadito Di Lorenzo – Ora però dobbiamo affrontare queste amichevoli con lo spirito giusto. Sono importanti per il ranking e per questa maglia che è sempre un onore indossare”.