Attentato nel cuore di Istanbul, una donna la terrorista

La polizia turca sul luogo dell'attentato terroristico.
La polizia turca sul luogo dell'attentato terroristico.. EPA/ERDEM SAHIN

ISTANBUL. – Il terrorismo torna a insanguinare la Turchia. È una donna ancora non identificata la responsabile dell’attentato nella via pedonale più centrale di Istanbul, Istiklal caddesi, che oggi pomeriggio ha ucciso almeno 6 persone, ferendone altre 81. Alcuni video diffusi sui social media mostrano una grande fiammata esplodere in pieno giorno tra le migliaia di passanti che affollavano il cuore dello shopping di Istanbul, nei pressi di piazza Taksim.

Non si conosce ancora l’identità delle vittime ma il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato che non risultano esserci cittadini italiani coinvolti. Anche la dinamica dell’attentato non è ancora chiara. Verso le 16.20 ora locale, la donna avrebbe appoggiato a terra una borsa carica di esplosivo.

“Ci sono due possibilità: o la borsa aveva un meccanismo all’interno per esplodere autonomamente oppure è stata fatta esplodere con un comando a distanza, l’inchiesta segue entrambe le ipotesi”, ha fatto sapere in serata il ministro della Giustizia turco Bekir Bozdag. “Quella donna è stata seduta su una panchina per 40 minuti e poi si è alzata: l’esplosione è arrivata uno o due minuti dopo”, ha riferito ancora Bozdag.

Ai media è stato imposto un divieto, “per motivi di sicurezza”, di diffondere informazioni relative all’attentato, mentre l’utilizzo dei social media, e in generale di internet, in serata risultava ancora limitato o rallentato. L’attacco comunque ha colpito un’arteria pedonale affollata quasi 24 ore su 24 da turisti e passanti dove hanno sede non solo i negozi più alla moda ma anche vari consolati, tra cui quelli russo, olandese e svedese. Nelle vicinanze si trovano anche il consolato d’Italia e quello della Gran Bretagna.

“La nostra nazione deve essere sicura che i responsabili di Istiklal saranno puniti come meritano”, ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, condannando il “vile attentato” in una conferenza stampa poco prima di lasciare la Turchia per dirigersi al vertice del G20 in programma a Bali. E mentre Ankara iniziava a ricevere messaggi di condoglianze da tutto il mondo.

“Sono terribili le immagini di Istanbul, voglio esprimere le nostre più sentite condoglianze alla Turchia per l’attentato subito e la morte di cittadini innocenti”, ha scritto su Twitter la premier Giorgia Meloni, mentre l’Alto rappresentante della politica Estera dell’Unione europea Josep Borrell ha parlato di “notizie orribili”, esprimendo vicinanza “al popolo turco e alle famiglie delle vittime dell’attacco”.

Per il momento, non ci sono state rivendicazioni e le autorità turche non hanno chiarito se si tratti di un gesto isolato oppure se sospettano qualche gruppo specifico per l’azione terroristica. Dopo anni di relativa calma, la strage di oggi riporta alla mente la stagione terroristica che colpì la Turchia, provocando la morte di centinaia di persone, tra il 2015 e il 2016, anno in cui ci fu anche un tentato colpo di Stato, poi sventato, per destituire Erdogan. Anche all’epoca Istiklal caddesi fu teatro di una delle stragi, quando il 10 marzo un attentatore suicida si fece saltare in aria davanti all’ufficio del governatore distrettuale, provocando la morte di 5 persone.

Attacchi rivendicati o attribuiti all’Isis e a gruppi vicini alla formazione curda armata Pkk – ritenuta terrorista non solo dalla Turchia ma anche dagli Usa e l’Ue – si susseguirono fino alla fine del 2016, quando il 31 dicembre un attentatore, identificato successivamente come un membro dell’Isis, sparò sulla folla durante una festa di capodanno in un locale sul Bosforo uccidendo 38 persone. Da allora, non ci sono più stati attentati in Turchia sebbene il conflitto tra l’esercito turco e i militanti curdi del Pkk non si sia mai arrestato e Ankara abbia arrestato centinaia di membri dell’Isis all’interno del Paese e continua a farlo.

(di Filippo Cicciù/ANSA)