Italia con Grecia, Malta e Cipro all’Ue: Ong fuorilegge

Foto dal profilo Twitter della Sos Mediterranee, 5 settembre 2022.

ROMA. – Resta alta tensione con la Francia sui migranti. “L’Italia non rispetta il diritto internazionale, né il diritto marittimo”, accusa la ministra degli Esteri Catherine Colonna. In attesa di capire se ci sarà un chiarimento fra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron al G20, il governo attraverso il Viminale rilancia l’asse con Cipro, Grecia e Malta, in pratica il Med5 da cui questa volta si è sfilata la Spagna.

La richiesta congiunta a Bruxelles, e a tutti gli Stati, è di rivedere il meccanismo di ricollocazione dei migranti e responsabilizzare i Paesi di bandiera delle navi ong, chiamate a rispettare le leggi internazionali. Una mossa significativa, in vista della riunione straordinaria dei ministri degli Interni, chiesta dalla commissione europea e attesa entro fine novembre. A Palazzo Chigi è considerata la sede ideale per trovare una nuovo modo di declinare quella solidarietà europea che, secondo la linea italiana, finora c’è stata solo a parole.

Lunedì il Consiglio affari esteri, a cui parteciperà Antonio Tajani, potrebbe essere il punto di partenza di una discussione a livello Ue, dopo lo scontro fra Roma e Parigi sul caso della Ocean Viking, “un disastro europeo”, lo ha definito Le Monde. L’Italia sta mettendo a punto una proposta, spiegano fonti diplomatiche. Meloni nel suo discorso alle Camere a fine ottobre annunciò di voler rilanciare la missione navale Sophia, per il blocco delle partenze dei barconi dal nord Africa.

“Visto che tutti si riempiono la bocca della parola solidarietà europea, vediamo di applicarla. Ormai l’hanno detto anche il Papa e Mattarella, l’Europa batta un colpo – l’esortazione di Matteo Salvini -. Non può essere tutto sulle spalle di Italia, Spagna, Grecia, Malta e Cipro. L’Europa è tutta Europa”. Un’ora più tardi arriva la nota del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, con gli omologhi di Cipro, Grecia e Malta, che definiscono “increscioso e deludente” il mancato rispetto degli accordi sulla relocation dei migranti”. E chiedono una “urgente e necessaria” discussione sul coordinamento delle ong. “Ogni Stato – aggiungono – deve effettivamente esercitare la giurisdizione e il controllo sulle navi battenti la propria bandiera”.

Questa mossa, assicura chi segue il dossier, non punta a inasprire lo scontro né collide con il lavoro diplomatico in corso per riavviare il dialogo con Parigi. Da dove la ministra degli Esteri ha lanciato un nuovo attacco, chiarendo cosa martedì ha effettivamente irritato il governo francese. “Il comunicato in cui Giorgia Meloni afferma, parlando a nome nostro, che spetta alla Francia accogliere i migranti – ha detto Colonna in un’intervista rilasciata giovedì a Le Parisien e pubblicata oggi – è in totale contraddizione con quello che ci eravamo detti. Questi metodi sono inaccettabili”.

La Francia, è il ragionamento che si fa fra i collaboratori di Meloni, voleva isolare l’Italia ma è rimasta isolata. E alla fine trovare una soluzione sarà nell’interesse di tutti. Sull’asse Palazzo Chigi-Farnesina-Colle le diplomazie lavorano a ogni livello. L’obiettivo è arrivare a un chiarimento faccia a faccia fra Meloni e Macron nei prossimi giorni al G20 di Bali. Un incontro informale più che un vero bilaterale sembra la soluzione più probabile al momento.

“Nei corridoi ci si incontra e si parla”, nota un ministro, senza voler enfatizzare l’ipotetico appuntamento di Bali. In partenza domani per l’Indonesia, come alla Cop27 di Sharm el-Sheikh, Meloni userà anche il vertice indonesiano come occasione per conoscere, e farsi conoscere, dai leader mondiali. Martedì avrà un bilaterale con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, e probabilmente anche con altri capi di Stato e di governo di Paesi extra Ue. Lo stesso farà – in parallelo – il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha già fissato bilaterali con il segretario al Tesoro Usa Janet Yellen, con la presidente del Fondo Monetario Kristalina Georgieva e con il suo omologo Saudita Mohammed al-Jadaan.

(di Paolo Cappelleri/ANSA)

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