Iglesias chiede ‘rispetto’ a Díaz, che intanto ‘tira dritto’ con Sumar

El Secretario General de Unidas Podemos y candidato a la presidencia, Pablo Iglesias, levantando el puño izquierdo, junto a la candidata de podemos en Galicia, Yolanda Díaz, durante un acto en A Coruña (Galicia), a 3 de noviembre de 2019 3 de noviembre de 2019; Podemos; elecciones; 10N; política M. Dylan / Europa Press (Foto de ARCHIVO) 3/11/2019

MADRID — L’uno chiede “rispetto”, l’altra “tira dritto” con il suo progetto. Fa discutere in Spagna il futuro delle formazioni politiche della sinistra, in particolare dopo alcune dichiarazioni recenti dell’ex vicepremier e leader di Podemos Pablo Iglesias, alcune riferite a Sumar, progetto politico lanciato recentemente da Yolanda Díaz, che nell’attuale coalizione governo ha preso il suo posto come massima rappresentante di Unidas Podemos. “Sumar consiste in accordi, nel discutere, nell’essere gentili”, ha sostenuto l’attuale vicepresidente e ministra del Lavoro, dopo che Iglesias l’aveva invitata a “chiarire il prima possibile” che intenzioni ha con questa piattaforma, da lei presentata come un “movimento cittadino”, e di “rispettare” la formazione da lui fondata.

“Podemos è stata generosa come nessun’altra forza politica di sinistra in questo Paese”, diceva Iglesias in un atto del partito. “Ma si deve far rispettare”, ha aggiunto, pur sostenendo di essere d’accordo sull’idea di una “confluenza” con altri partiti di sinistra e guidata da Díaz in vista delle prossime politiche (previste per fine 2023). Successivamente, ha detto ai microfoni della Cadena Ser che crede che ci sono “media progressisti” che starebbero cercando di convincere l’attuale vicepremier a “mettere fuori gioco Podemos” in cambio di un trattamento editoriale tenero.

In un’intervista-fiume con il giornalista della Ser Aimar Bretos, Iglesias ha inoltre ammesso di essere rimasto contrariato dal fatto che, inizialmente, Díaz abbia manifestato la propria volontà di far partire un nuovo progetto di sinistra in un atto pubblico senza la presenza dei massimi dirigenti di Podemos. E ha reiterato l’invito a “rispettare” i militanti di questo partito. A detta sua, la maggior parte dei simpatizzanti in questa parte dello spettro elettorale indicano come preferenza proprio la formazione da lui fondata.

Da parte sua, Yolanda Díaz ha cercato di evitare risposte dirette a Iglesias, il quale, prima di lasciare la prima linea politica, aveva indicato proprio lei come la sua preferita per succedergli. “Non è nel mio stile criticare nessuno”, ha dichiarato oggi a media Díaz. “In Sumar non chiediamo la tessera di partito di nessuno”, ha aggiunto, “qui c’è spazio per tutti”. E ha puntualizzato: “Sumar non è il complemento di nessuno”.

Impegnata sia ieri sia oggi in eventi di presentazione di Sumar nel nord della Spagna, Díaz ha inoltre sostenuto che “la politica non è una questione di insulti, di creare rumore, bensì di unire e di ascoltare”. La vicepremier si è anche detta disposta a “fare un passo avanti” con Sumar, ma “sempre collettivamente”.

Redazione Madrid

Lascia un commento