Sondaggio: la sanità è la prima preoccupazione dei madrileni

16/07/2019 Imagen de recurso de una consulta médica. ESPAÑA EUROPA MADRID SALUD SANITAS

MADRID — Più dell’inflazione. La prima preoccupazione dei madrileni è la sanità, al centro dell’attualità in questi giorni per le proteste dei medici contro la gestione del governo regionale di servizi come i pronto soccorso extra-ospedalieri e l’assistenza di base. A indicarlo è un sondaggio realizzato da Sigma Dos e pubblicato dal quotidiano El Mundo. Lo stato dei servizi sanitari è il principale motivo d’allarme per il 54% dei cittadini, secondo questo rilevamento demoscopico.

Rispetto a sei mesi fa, le priorità degli abitanti di Madrid sono cambiate, spiega El Mundo. All’epoca, veniva indicato come primo problema quello dell’aumento dei prezzi (43,9%) e quello della sanità come secondo (43%). Ora, le posizioni si sono invertite, visto che la preoccupazione per l’inflazione elevata è indicata al primo posto dal 45,6% delle persone consultate.

E mentre quest’ultimo è indicato come motivo di cruccio in particolare dagli elettori del Partito Popolare, al governo nella regione sotto la guida di Isabel Díaz Ayuso, per i votanti di sinistra è prioritaria la situazione dei servizi sanitari, in particolare per i simpatizzanti di Más Madrid, formazione guidata dall’altresì medico Mónica García.

Negli ultimi giorni, il sindacato Amyts ha convocato sciopero prima dei medici d’urgenza, che hanno denunciato “caos totale” nella riapertura di circa 80 pronto soccorso rimasti chiusi in pandemia, poi dei medici di base e dei pediatri, indicati in molti casi sull’orlo del ‘burnout’ per la quantità di lavoro extra che si devono sobbarcare.

Da parte sua, Ayuso ha insistito oggi sulla sua ultima presa di posizione rispetto agli scioperi indetti, secondo la quale dietro a queste proteste ci sarebbe “attivismo politico” di sinistra. “La leader di Más Madrid è colei che sta istigando tutti questi scioperi”, ha dichiarato oggi a media, “vuole far esplodere il sistema pubblico”.

Ayuso ha inoltre risposto a domande su quanto ritiene efficace la “telemedicina” per assistere i pazienti, dopo che il suo governo ha deciso di dotare una parte dei pronto soccorso extra-ospedalieri di servizi virtuali e non della presenza fisica di un medico. “Trovo molto appropriato che una persona, per un problema minore, possa parlare direttamente con il proprio medico e che possa poi continuare con l’assistenza digitalizzata”, ha spiegato.

“La telemedicina è uno strumento al servizio dei professionisti, ma non li può sostituire”, ha detto da parte sua García, usando un argomento condiviso da diversi sanitari. “Il governo di Ayuso è disorientato e non è in grado di gestire questa crisi”, ha aggiunto.

Redazione Madrid

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