Autotrasportatori pronti a fermarsi da lunedì, si temono disagi

MADRID — Pronti a fermarsi di nuovo. La Piattaforma nazionale di difesa del settore dei trasporti (Pndst) ha annunciato uno nuovo stop delle attività dei suoi rappresentati, a partire dalla notte tra domenica e lunedì prossimi. Si ripete così la decisione — giustificata con una serie di rivendicazioni — che portò a una lunga protesta lo scorso marzo, situazione che provocò disagi per la rete nazionale di forniture di prodotti. Il governo, da parte sua, ritiene che non sia il momento adatto per una protesta di questo tipo. “Abbiamo agito su diverse linee (per aiutare gli autotrasportatori)”, ha affermato la portavoce Isabel Rodríguez. “Siamo in un momento molto complicato, dobbiamo essere tutti responsabili nei confronti dei consumatori e della rete di distribuzione”, ha aggiunto, sostenendo anche che “l’esecutivo è disposto a collaborare con il settore”.

La Pndst ha annunciato la convocazione di uno sciopero come risultato di una consultazione tra autotrasportatori, nella quale ha votato “sì” l’86% dei partecipanti. Secondo questa piattaforma, che non è inglobata nella principale confederazione spagnola di imprese del settore, la protesta è giustificata in particolare dal fatto che non si starebbero rispettando accordi previsti in una nuova legislazione volta a tutelarne gli interessi e a prevenire abusi nella distribuzione di costi e benefici. “Lottiamo per far sì che questa legge sia applicata”, ha sostenuto Manuel Hernández, portavoce della piattaforma.

A marzo scorso, in pieno periodo di convulsioni internazionali per l’inizio dell’invasione russa in Ucraina, una protesta indetta dalla stessa organizzazione aveva creato non pochi problemi nella catena di distribuzione di materie prime necessarie per determinati settori e di prodotti per il consumo finale. Per placare i manifestanti, il governo provò a negoziare con il settore e introdusse misure per frenare la scalata dei costi dei trasporti, ad esempio con bonus sui carburanti (estesi poi in parte a tutti consumatori). Le cose sono progressivamente tornate alla normalità nelle settimane successive.

In estate, è invece stato approvato un decreto legge che punta a rispondere ad alcune reclamazioni storiche del settore, come quella di proibire che i viaggi degli autotrasportatori vengano pagati meno di quanto sono loro costati.

La nuova protesta della Pndst non è sostenuta dalle principali associazioni di imprese di trasporti del Paese, che hanno definito lo sciopero “non giustificato”. Sia queste organizzazioni, sia il governo invitano gli autotrasportatori a denunciare eventuali abusi. “Questo stop  non farà bene a nessuno, né dentro né fuori dal settore”, ha affermato stamattina la ministra dei Trasporti, Raquel Sánchez.

Appoggio alla Pndst è invece stato espresso sia da Vox, sia da Solidaridad, sindacato legato a questo partito di estrema destra. Non d’accordo invece con le ragioni della piattaforma i due principali sindacati del Paese, Comisiones Obreras e UGT, secondo media iberici.

Redazione Madrid

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