Usa al voto anche sui referendum, da aborto a marijuana

Il Presidente Joe Biden in campagna elettorale a New York.
Il Presidente Joe Biden in campagna elettorale a New York. (Stephanie Keith/Getty Images/AFP)

NEW YORK. – Al voto cruciale di Midterm gli americani non sono chiamati soltanto a rinnovare l’intera Camera, un terzo del Senato, i governatori di 36 stati su 50 e numerose cariche locali. Gli elettori si devono esprimere infatti anche su una serie di referendum. Ecco i principali.

ABORTO – L’interruzione di gravidanza, dopo il ribaltamento della sentenza della Corte Suprema Roe v. Wade, è uno dei temi caldi di questa tornata elettorale, su cui sono chiamati a votare i cittadini di cinque Stati, ossia California, Kentucky, Michigan, Montana e Vermont. In Michigan e Vermont si chiede agli elettori se vogliono inserire il diritto di aborto nella legge statale, mentre il Kentucky domanda se si debba modificare la costituzione dello Stato per affermare esplicitamente che non garantisce il diritto all’aborto.

LEGALIZZAZIONE DELLA MARIJUANA – Il quesito apparirà sulle schede elettorali in cinque Stati, quattro dei quali tradizionalmente conservatori, evidenziando il sostegno sempre più bipartisan alla legalizzazione. Gli elettori decideranno se la marijuana ricreativa può essere utilizzata legalmente dagli adulti in Arkansas, Maryland, Missouri, North Dakota e South Dakota.

VOTO – Varie modifiche alle politiche relative al voto saranno oggetto di referendum in sette Stati. Il Nevada stabilirebbe il voto a scelta classificata per le elezioni del Congresso e alcune votazioni statali, ossia invece di votare solo per un candidato, gli elettori esprimono le loro preferenze in ordine fino a cinque. In Ohio e Louisiana invece si decide se vietare ai non cittadini di votare alle elezioni locali, mentre in Arizona e Nebraska si stanno prendendo in considerazione requisiti più severi di identificazione degli elettori. E il Connecticut si esprimerà su un emendamento costituzionale per consentire il voto anticipato di persona.

SCHIAVITÙ – Cinque Stati – Alabama, Louisiana, Oregon, Tennessee e Vermont – decideranno se eliminare il linguaggio nelle loro costituzioni che consente la schiavitù come punizione nelle carceri, un’eccezione al 13esimo emendamento che l’ha abolita più di 150 anni fa.

(di Valeria Robecco/ANSA)

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