Medici in sciopero contro il piano di Ayuso sui pronto soccorso

Isabel Díaz Ayuso

MADRID — I medici scendono in piazza. È partito oggi a Madrid uno sciopero di durata indeterminata indetto dal sindacato Amyts per protestare contro il piano messo in atto dalla regione per riaprire centri di pronto soccorso extra-ospedalieri, una strategia che ha scatenato un polverone dopo il “caos” gestionale dei primi giorni di servizio di queste strutture denunciato dal personale. “Volevano ridurre alla metà il numero di dottori nei pronto soccorso”, ha spiegato a RTVE Ángela Hernández, portavoce di Amyts. Il governo regionale ha replicato all’inizio dello sciopero proponendo modifiche al suo piano originale, ma l’offerta non soddisfa i sanitari, spiegano i media iberici.

I sanitari sono sul piede di guerra con il governo della popolare Isabel Díaz Ayuso già da giorni: a far esplodere specialmente la situazione sono state appunto le modalità con cui sono stati riaperti, lo scorso 27 ottobre, di 80 centri di pronto soccorso extra-ospedalieri. In risposta alle proteste sulla mancanza di sufficiente personale per garantire il servizio, l’amministrazione regionale ha negato che ci fosse un problema di mancanza di personale, attribuendo la maggior parte dei problemi al fatti che diversi lavoratori “hanno chiesto congedi”.

In seguito, l’assessore alla Sanità, Enrique Ruiz Escudero, ha parzialmente corretto il tiro. “Ci sono stati alcuni problemi nella riapertura, ma si cerca di offrire la massima copertura e di garantire sempre l’assistenza sanitaria a tutti”, ha detto. L’ultima proposta del governo, avanzata oggi, prevede di dotare 46 pronto soccorso con un medico, un infermiere e un tecnico, e altri 34 con due infermieri e due tecnici, con possibilità di consultare un medico via video-chiamata.

Un’offerta considerata impraticabile dai medici. “Ci devono spiegare come un medico eseguirà ispezione, palpazione, percussione eauscultazione del paziente”, affermano. Diversi sindacati, riporta l’agenzia Efe, hanno respinto la proposta del governo Ayuso, dopo che già nei giorni scorsi avevano deciso di ritirarsi da un accordo sulla riapertura dei pronto soccorso siglato inizialmente con l’amministrazione, sostenendo che non si stava rispettando.

Intanto, Ayuso è andata alla carica per spiegare quelle che, secondo lei, sono i motivi dello sciopero. “Dietro tutto questo c’è un profondo attivismo politico”, ha detto in un’intervista su Telecinco, lanciando attacchi alla sinistra. Parole criticate duramente dalla ministra della Sanità, Carolina Darias, che ha chiesto alla presidente madrilena di non “puntare il dito” contro i sanitari.

Intanto, medici hanno iniziato uno sciopero anche nella regione settentrionale della Cantabria, insoddisfatti delle loro condizioni di lavoro.

Redazione Madrid

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