Serie A: il Napoli rimonta, sbanca Bergamo e va in fuga

Il gol su rigore di Ademola Lookman che porta in momentaneo vantaggio l'Atalanta sul Napoli.
Il gol su rigore di Ademola Lookman che porta in momentaneo vantaggio l'Atalanta sul Napoli.. ANSA/PAOLO MAGNI

BERGAMO. – L’immagine dell’assalto fallito dell’Atalanta alla prima della classe, al culmine di un secondo tempo dominato invano, è Maehle: al 94′ prende la sfera e colpisce da fuori la nuca del compagno Scalvini che la alza in curva. Al Napoli è bastato essere bello a metà e cinico al rientro dagli spogliatoi per inanellare a Bergamo la nona vittoria di fila di un campionato vissuto sempre in alta quota.

Ora il 2-1 nel big match della 13/a giornata certifica la fuga, e soprattutto le giustificate ambizioni scudetto, della squadra di Luciano Spalletti Il primo tempo che decide il risultato è nel segno di Osimhen, nel bene e nel male. Perché Elmas al 35′ spariglia grazie al suo rimorchio il botta e riposta tra nigeriani con Lookman a segno dal dischetto al 19′ – Var sull’angolo di Koopmeiners, l’attaccante napoletano allarga il braccio – e Osimhen di testa al 23′ per rimediare al rigore provocato sullo schema da angolo tra lo stesso Elmas e il crossatore da sinistra Zielinski.

La capolista va sotto ma è capace di reazione immediata contro un Gian Piero Gasperini che ripete per la prima volta in 13 turni la formazione del turno precedente limitandosi ad arretrare Ederson per avanzare tra le linee Pasalic, risultato asfissiante in pressing su Lobotka quanto nullo davanti. Già al 3′ Meret chiude la strada a Hojlund, servito nel gioco a due in contropiede da Lookman; passano quattro minuti e Olivera prima cicca il rinvio per poi opporsi col corpo al tentativo dal vertice destro di Hateboer, ripetendosi ben più vicino alla porta (a braccia attaccate al corpo) al 43′ sulla mischia innescata da Scalvini.

Alle soglie del 20′ il nigeriano di casa scaglia il penalty spiazzante sotto la traversa e il connazionale è comunque perfetto nello sfruttare di testa, con un terzo tempo a palombella, la prima occasione utile. Sull’ 1-1 comincia un’altra partita. Anguissa al 30′ svetta sulla punizione sempre del polacco dalla sinistra, ma con meno fortuna del compagno, e quindi trova il corridoio giusto per l’uno contro uno vincente del centrattacco su Demiral: palla al macedone Elmas, sotto le gambe di Hateboer e quindi nel sacco a 12′ dall’intervallo.

Al 39′ Zielinski ci prova di seconda dopo una conclusione strozzata di Osimhen sganciandola centralmente. Il terzino sinistro uruguaiano è decisivo ancora una volta, accompagnando sulla faccia inferiore del montante il tap-in di Lookman a ruota dell’ incursione di Maehle sventata con un gran tuffo da Meret. E’ il decimo della ripresa e a quel punto Spalletti ordina ai suoi di gestire e aspettare. Una scelta pericolosa, perché al 18′ sbuca Hojlund in scivolata davanti al secondo palo e solo la sua mira imperfetta vanifica l’apertura del partner d’attacco.

Errore pure del neo entrato Simeone, al 33′, in asse con gli onnipresenti Elmas e Oliveira. Il tuffo plastico del portiere ospite frustra il sinistro dalla lunetta dell’area di Malinovskyi al 38′, raggiunto da Maehle. A stretto giro di posta, l’altro subentrato Zapata si gira dal limite ma spara in curva nord. L’assalto finale si spegne con il rimpallo su Scalvini, con i nerazzurri che avrebbero trovato un pareggio non ingiusto. Ma l’onda lunga è azzurra e al momento nessuno sembra poterla fermare.

Lascia un commento