Amarcord: il Napoli ha avuto un presidente emigrato in Venezuela

Articolo di giornale che parla della scomparsa di Antonio Corcione. Foto Octavio Estrada
Articolo di giornale che parla della scomparsa di Antonio Corcione. Foto Octavio Estrada

CARACAS. –  Il Napoli sta vivendo una stagione da favola! I primi 81 giorni sono da incorniciare (solo ieri é arrivata la prima sconfitta: 2-0 in casa del Liverpool)), i primi di un campionato che sta facendo sognare i tifosi partenopei. Fin qui é una storia nota a tutti gli amanti della nostra serie A, ma ce n’è un’altra che pochi conoscono: la squadra campana ha avuto un presidente che ha costruito il suo patrimonio come emigrante in Venezuela. Stiamo parlando di Antonio Corcione.

La storia di questo personaggio ce la segnala il collega Otavio Estrada che ci fornisce un ritaglio di giornale con la cronaca dell’avventura venezuelana di questo imprenditore edile.

Corcione emigrò in Venezuela nel 1947, quando aveva 28 anni, dove condusse una vita di grandi sacrifici e dove ebbe inizio la sua ascesa economica. Si sposò con la venezuelana Aurora Sandoval da cui ebbe due figli Raffaela e Juan.

Rientrò in Italia dopo la caduta del dittatore Marcos Pérez Jiménez nel 1958, in condizioni agiate tali da consentirgli di continuare la sua attività imprenditoriale nel campo dell’edilizia con notevoli risultati anche in Italia.

Nella notizia che ci fornisce Estrada si legge che Antonio Corcione era tifosissimo del calcio, questa passione lo portò ad assumere la presidenza del Padula (provincia di Salerno) nel 1958. Il suo impegno nel calcio italiano continua fino a diventare prima vice-presidente e poi presidente del Napoli, in una stagione particolarmente tribolata dagli eventi interni alla società, quella del 1968 – 1969 che si chiuse per il Napoli al 7° posto con 32 punti.

La società partenopea era in preda ad una crisi finanziaria, Corcione cercó di risanare i problemi della squadra, ma sfortunatamente morì prematuramente all’età di 48 anni. Subito dopo la scomparsa dell’imprenditore padulese si fece avanti Corrado Ferlaino che, liquidando tutti i vecchi soci, divenne presidente del Napoli.

Controllando nel grande mondo del web abbiamo scoperto che nel 2021 che lo stadio città della Certosa é stato intitolato ad Antonio Corcione, uno dei promotori di questa iniziativa fu il sindaco Antonio Imparato.

(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)

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