Omaggio alle vittime del franchismo nella prima ‘giornata di ricordo’ ufficiale

Memoria democrática_Pool Moncloa/Fernando Calvo

MADRID — Gli effetti della nuova legge “per la memoria democratica” iniziano a materializzarsi. Quella del 31 ottobre del 2022 potrà essere ricordata come la prima giornata “di ricordo e omaggio a tutte le vittime del golpe militare, della Guerra e della Dittatura”, secondo quanto stabilito dalla norma appena approvata. Per l’occasione, il governo ha organizzato un atto istituzionale a Madrid. “Progresso e democrazia non sono irreversibili”, ha affermato il premier Pedro Sánchez in un discorso in cui ha messo in valore l’esercizio della memoria storica. “La libertà”, ha aggiunto,  “non va mai data per scontata”.

Questa legge è uno dei cavalli di battaglia dell’attuale governo di centro-sinistra (Partito Socialista – Unidas Podemos), e in particolare di Sánchez stesso. Aspetti messi in luce dalla carica simbolica con cui l’esecutivo ha caratterizzato la prima giornata ufficiale di omaggio alle vittime del franchismo con essa istituita.

“Arriviamo tardi, troppo tardi”, ha affermato il premier di fronte a una platea composta da autorità, vittime della dittatura, loro famiglie e associazioni impegnate in materia, “ma ci resta ancora il potere della memoria. E se siamo in grado di ricordare, sfidiamo l’ingiustizia dell’oblio”.

Come ricordato dal ministro della Presidenza, Félix Bolaños, la scelta della data per l’istituzione della nuova giornata ufficiale di ricordo non è stata “casuale”: si tratta infatti dell’anniversario dell’approvazione parlamentare dell’attuale Costituzione spagnola, avvenuta nel 1978, già in periodo post-franchista.

“Onorarla richiede qualcosa che proclamarne la validità: richiede rispettarla in linea di principio, senza scuse o sotterfugi”, ha detto a riguardo Sánchez: parole che hanno tutta l’aria di riferimento implicito alla polemica con il Partito Popolare per le nuove divergenze sul rinnovo del Consiglio superiore della magistratura, compito affidato dalla Carta Magna al Parlamento.

Con l’istituzione di questa giornata, la legge intende omaggiare le vittime del periodo compreso tra l’insurrezione militare del 1936, in cui truppe guidate dal generale Francisco Franco tentarono un rovesciamento dell’allora ordine istituzionale repubblicano vigente, e ai successivi periodi di conflitto civile (1936-1939) e regime oppressivo (1939-1975).

“Come Paese, abbiamo pagato un alto prezzo per la libertà nel corso della nostra storia “, ha affermato Sánchez, “così alto, che, oltre agli sforzi per preservare tale eredità, non dobbiamo mai darla per scontata”. Il presidente ha aggiunto che “l’avanzata di forze reazionarie” come quelle che si vedono “in diversi punti d’Europa” ricordano che “progresso e democrazia non sono irreversibili”, fatto reso evidente “dall’autocrazia con la quale Putin sta invadendo l’Ucraina”.

Redazione Madrid

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