Serie A: Napoli macchina da gol, travolto anche il Sassuolo

Victor Osimhen festeggia a bordo campo dello stadio Maradona la sua tripletta contro il Sassuolo.
Victor Osimhen festeggia a bordo campo dello stadio Maradona la sua tripletta contro il Sassuolo. EPA/CIRO FUSCO

NAPOLI. – Napoli spettacolare e spietato. La squadra di Spalletti chiude sul 4-0 con il Sassuolo e arriva a 13 vittorie consecutive tra campionato e coppa, un record impressionante, confermandosi prima in solitario a +6 sul Milan che pero’ scendono in campo domani. Gli azzurri si accaniscono anche sugli emiliani con il solito show degli attaccanti. Osimhen mette a segno una tripletta, Kvartskhelia un gol e anche due assist decisivi. Ma è tutta la squadra a comportarsi come un’orchestra nella quale non c’è nessuno strumento stonato.

Il Sassuolo fa quello che può. A volerla dire tutta, anzi, la squadra di Dionisi, a dispetto di ciò che indicherebbe il punteggio, non sfigura. Gli emiliani, nonostante siano costretti a rincorrere già dopo soli tre minuti di gioco, si impegnano e creano diverse occasioni da gol con Pinamonti, con Thorstvedt e con Frattesi, tutte neutralizzate però senza grandi problemi da Meret.

Ma il Napoli dà sempre l’impressione di tenere in pugno la partita, indipendentemente dal risultato favorevole, e quando gli uomini di Spalletti decidono di accelerare le difficoltà per il Sassuolo crescono a dismisura. Il tecnico del Napoli piazza Di Lorenzo in una posizione talmente avanzata da arrivare a farlo giocare da attaccante aggiunto, con Lozano che affianca Osimhen all’interno del campo e Kvaratskhelia dal lato opposto.

Contro quattro attaccanti, la difesa degli emiliani va in crisi ogni volta che il Napoli si affaccia in area di rigore e ciò avviene con regolarità durante tutto il corso della partita, ma soprattutto nel primo tempo quando la superiorità degli azzurri è schiacciante.

I gol arrivano nella prima frazione di gioco al 3′ e al 19′ con Osimhen che sfrutta due assist di Kvaratskhelia, il primo con un colpo di testa e il secondo con un passaggio all’interno dell’area piccola. Poi è lo stesso georgiano che al 36′ si lancia sulla sinistra per sfruttare un passaggio di Mario Rui, aggancia il pallone domandolo con un stop preciso e tempestivo e insacca sull’uscita di Consigli.

Nella ripresa Dionisi sostituisce uno spento Ceide con un ben più vivace Traorè. Trascinati da Frattesi e da Laurientè gli emiliani si danno coraggio, aggrediscono a centrocampo e creano qualche buona occasione che però non viene sfruttata. E allora sono ancora gli azzurri ad andare in gol, nuovamente con Osimhen che al 32′ ruba palla ai limiti dell’area di rigore, si avvicina a Consigli in uscita e lo scavalca con un pallonetto che manda il pallone in fondo alla rete.

Finisce con lo stadio che per festeggiare il Napoli vincente e irresistibile di oggi intona cori nel nome di Maradona, che domani avrebbe compiuto 62 anni. L’entusiasmo dei tifosi per questa squadra dei miracoli ricorda un bel po’ quello dei tempi degli scudetti e della Coppa Uefa conquistati ai tempi del Pibe de oro.