Serie A: Napoli a caccia del 13, insidia Toro per Milan

Khvicha Kvaratskhelia in azione nella partita vinta dal Napoli sul Bologna 3-2.
Khvicha Kvaratskhelia in azione nella partita vinta dal Napoli sul Bologna 3-2. ANSA / CESARE ABBATE

ROMA. – Dopo i larghi successi che certificano (Napoli e Inter) o promettono (Milan) il passaggio agli ottavi di Champions, torna una serie A turbata dal folle accoltellamento subito dal giocatore del Monza Pablo Mari’, che resterà ai box per due mesi.

Domani parte un turno che è insidioso soprattutto per i rossoneri, che devono rendere visita a un Torino che sembra tornato competitivo dopo un lungo anonimato. Il Napoli prosegue la sua irresistibile collana di successi cercando il 13/o di fila con il Sassuolo del goleador Frattesi, che non può ancora recuperare Berardi. L’Inter vuole proseguire la sua striscia vincente e saluta uno dei suoi eroi del triplete, Stankovic, approdato sulla panchina della Sampdoria con una vittoria beneagurante.

Decisamente più scivoloso il cammino della Juventus che, dopo la debacle in Champions, ha bisogno di proseguire la rincorsa almeno in serie A, in casa del Lecce, magari puntando su quei giovani che hanno bene impressionato nei minuti finali di Lisbona. In costante ascesa è la Lazio, che Sarri sta conducendo a un rendimento esaltante anche senza Immobile, e che ospita la Salernitana. Dopo l’imbarazzante resa contro la Lazio l’Atalanta cerca il rilancio in casa dell’Empoli con l’handicap di avere perso per infortunio una colonna come De Roon.

L’ondivaga Roma di Mourinho, prima delle centrali sfida con Ludogorets e Lazio, cerca di riprendere la sua corsa in casa del Verona che viene da sei sconfitte consecutive. Dopo due ko di fila, che hanno rallentato una marcia reale, l’Udinese prova a ripartire in casa della Cremonese. Per Alvini è l’ultima spiaggia: un altro ko sancirebbe il suo esonero. Sempre precaria la situazione della Fiorentina che non riesce a dimostrare di valere di più della sua modesta classifica: nuova occasione di Italiano, per agguantare una vittoria che sfugge da quattro turni (beneagurante la doppietta in Conference di Jovic), è la trasferta di Empoli.

Dopo l’agghiacciante aggressione subita da Pablo Mari’ (l’accoltellatore è stato poi bloccato dall’ex interista Tarantino) il Monza, sotto choc, aveva chiesto di non giocare il posticipo di lunedì col Bologna che Thiago Motta sta trasformando con l’avanzamento di Medel e la fiducia accordata a molti panchinari di Mihajlovic. Richiesta a cui lo stesso Bologna si era opposto, e comunque la Lega ha deciso di far giocare regolarmente il match lunedì.

Spalletti cerca invano di cloroformizzare i troppi elogi che celebrano il suo Napoli champagne, capace di 46 gol in stagione (come il Psg, due meno del Bayern e uno meno del Man City). Simeone, Raspadori e Politano non sono le riserve dei titolari Lozano, Osimhen e Kvara, ma anche negli altri ruoli la qualità emerge, il gioco incanta e c’è l’impronta di un maestro come Spalletti che finora non ha raccolto quanto ha ben seminato in carriera. Aria di un nuovo show al Maradona, contro un Sassuolo che conta anche sulla verve di Lauriente’ e sul ritorno in difesa di Ferrari.

Tonali e Leao sono il braccio e la mente del Milan spavaldo che insegue i partenopei e, prima di guadagnare col Salisburgo gli ottavi di Champions, troverà insidie a Torino contro una squadra in crescita e che si è sbloccata vincendo a Udine. Da Barella a Mikhtaryan, da Dzeko al ritorno di Lukaku: sono tante le note liete dell’Inter di Inzaghi che cerca il quarto en plein contro la Samp, che ha lasciato l’ultimo posto in classifica. Inzaghi sembra avere superato la fase critica che aveva messo in discussione il suo futuro, al contrario di Allegri che è sempre più sulla graticola.

La resa incondizionata in Champions racconta di una Juve con molti elementi a fine ciclo, anche se i recuperi di Pogba e Chiesa potrebbero accelerare il rilancio. Per ora servono tre punti, anche ‘a corto muso’, col Lecce di Baroni che non vince da cinque turni e convive col mistero Umtiti, il campione del mondo francese che doveva rilanciarsi in Puglia ma che viene impiegato saltuariamente.