Champions: il Milan cala il poker a Zagabria, ottavi a un punto

Ismael Bennacer in azione nella partita di Champions vinta dal Milan contro la Dinamo Zagabria..
Ismael Bennacer in azione nella partita di Champions vinta dal Milan contro la Dinamo Zagabria.. EPA/ANTONIO BAT

MILANO. – Il Milan espugna il Maksimir di Zagabria, vince con un netto 4-0 in uno stadio che non vedeva una sconfitta da quasi due anni. Ora al Milan basta un solo punto, settimana prossima contro il Salisburgo, per centrare gli ottavi. I rossoneri sfruttano a pieno l’assist del Chelsea che ha vinto portandosi a dieci punti. E con il successo contro la Dinamo Zagabria, il Milan si porta al secondo posto in classifica a 7 punti, segue il Salisburgo a 6 e la Dinamo a 4.

I rossoneri non falliscono il loro compito. Stefano Pioli aveva sottolineato l’importanza della partita e i suoi ragazzi non hanno tradito le aspettative. Ora è concreta la possibilità di ottenere il massimo nel primo blocco della stagione, prima della sosta del Mondiale. A Zagabria sblocca Gabbia nel primo tempo, poi nella ripresa arriva la rete del solito Leao, sempre più decisivo, e il rigore di Giroud fino all’autogol di Ljubičić. Ci sarebbe stata l’opportunità della goleada ma Rebic non riesce a firmare il tabellino.

Il Milan approccia bene alla partita, con aggressività, entusiasmo e pressing alto. Il baricentro è alto con la decisione di Stefano Pioli di schierare una sorta di tridente con Leao, Giroud e Rebic in campo titolari. L’obiettivo è vincere e l’allenatore rossonero non vuole avere rimpianti. Il Milan costruisce, si affaccia spesso davanti alla porta dei croati.

Il primo sussulto arriva però a sorpresa dalla conclusione di un difensore: sinistro di Kjaer respinto da Peric. La Dinamo Zagabria però non si limita a guardare ed è Gabbia a salvare sulla linea un tentativo di testa di Moharrami, poi Tatarusanu sulla conclusione di Ivanusec. Il Milan deve contenere l’intraprendenza dei padroni di casa ma sa che deve vincere per sfruttare l’assist servito dal Chelsea. Ci va vicino alla mezz’ora Giroud che colpisce di testa un cross di Kalulu impegnando Livakovic.

Stessa dinamica ma con calcio da fermo per il gol che sblocca la partita, su punizione calciata da Tonali, Gabbia in tuffo di testa trova la sua prima rete in Champions League. E’ il 40′, un gol importante che permette al Milan di arrivare all’intervallo con grande serenità. Ma i rossoneri ad inizio ripresa battono il ferro finché è caldo. E ci pensa Leao: lo spunto per Theo Hernandez non si concretizza ma il portoghese sfrutta comunque il suo affondo e dribblando mezza difesa, trova il raddoppio.

La partita è in discesa per il Milan. Cacic prova così a schierare una formazione nettamente aggressiva, cambia tre giocatori ma la squadra negli istanti successivi è un po’ destabilizzata. Tanto che Ljubičić nel tentativo di fermare Tonali lo trattiene in area. L’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto. Rigore trasformato da Giroud che ha sempre la solita fame di gol.

Manca clamorosamente la doppietta, il francese, lisciando il pallone su cross di Leao, ma la rete arriva comunque, gracie alla conclusione sfortunata di Ljubičić che – dopo aver concesso il rigore – fa anche autogol. Un poker che chiude definitivamente la partita e che permette a Pioli di dare il via ai cambi e alle rotazioni già annunciate in questo periodo denso di impegni. La prima partita decisiva per il percorso di Champions League è stata vinta, ora il Milan può già pensare al campionato.

Ancora una volta però, è chiaro che i rossoneri dipendano molto da Leao. Una volta entrato in partita, il Milan è diventato nettamente più pericoloso. Il rinnovo è d’obbligo per in club che ha l’ambizione di continuare in Europa e di restare in alto in Serie A. Mentre De Ketelaere ha bisogno ancora di tempo, ma deve stare attento a non cadere in un tunnel di scoramento. L’obiettivo ottavi è ormai ad un passo. Basterà un punto a San Siro contro il Salisburgo. E sarà l’ennesimo traguardo di Pioli e di un Milan in netta crescita.

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