PSOE a media, il punto centrale della ‘legge trans’ non verrà toccato

Simpatizanti del Psoe Celebrano la vittoria elettoraqle. (Wired)

MADRID — Il punto centrale della ‘legge trans’ non si toccherà. Ê questa la posizione adottata dalla direzione Partito Socialista spagnolo (PSOE) — secondo fonti citate da El País e altri media — rispetto a una delle proposte legislative che più ha scosso gli animi interni, anche negli ultimi giorni, nonostante sia stata approvata preliminarmente dal Consiglio dei ministri già oltre un anno fa. Così, stando alle ultime informazioni, il principio della “autodeterminazione di genere” sancito dalla nuova norma — chiesto a gran voce da collettivi Lgtb+ e condiviso dai settori più progressisti del governo — non appare in discussione.

Con questa presa di posizione, spiegano i ben informati, il partito del premier Pedro Sánchez punta a dissipare i dubbi, emersi nelle ultime ore, su quale siano le reali intenzioni della formazione rispetto alla ‘legge trans’: incognite già affiorate in passato per l’opposizione ad alcuni dei suoi aspetti centrali di uns parte del femminismo socialista e ripresentatesi dopo la decisione di abbandonare il PSOE annunciata questa settimana da Carla Antonelli, storica attivista trans.

La prima deputata transessuale di Spagna aveva reso noto di aver chiesto l’annullamento della propria iscrizione da “militante” del partito in protesta per quelle che ha definitvo “manovre” politiche per ritardare l’approvazione della norma, attualmente in fase di discussione parlamentare. Una mossa eclatante che ha messo in luce, secondo le ricostruzioni dei cronisti vicini al PSOE, quanto il riconoscimento alle persone trans del diritto di poter chiedere la modifica anagrafica del proprio sesso senza particolari requisiti, dai 16 anni in su, sia un aspetto divisivo all’interno della formazione.

Antonelli ha mostrato senza veli la propria principale preoccupazione: ovvero che nel fondo, con una scusa o l’altra, il partito in cui ha militato per circa 45 anni puntasse a non far approvare la norma nel modo in cui è stilata ora entro i termini dell’attuale legislatura (2023). La principale promotrice del testo legislativo nel governo è Irene Montero, ministra delle Pari Opportunità e dirigente di Unidas Podemos. Non possiamo far aspettare le persone trans e la comunità LGBTI più a lungo”, ha detto dopo la mossa di Antonelli.

Attraverso quanto fatto trapelare oggi, il PSOE si propone tuttavia di chiudere il discorso, facendo sì che vengano accantonate le perplessità rispetto alle intenzioni delle sue figure più influenti. Secondo quanto dichiarato alla stampa da Isabel Rodríguez, socialista e portavoce del governo, l’idea non è altra che quella di far produrre al Parlamento una norma “rafforzata o migliorata” rispetto alla bozza presentata dall’esecutivo. Rodríguez, riporta l’agenzia di stampa Europa Press, ha anche ricordato che la legge è frutto della volontà “del governo nel suo insieme”.

Redazione Madrid

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