Ayuso lancia il suo piano fiscale con aiuti per redditi alti

La presidenta de la Comunidad de Madrid, Isabel Díaz Ayuso

MADRID – Meno Irpef per i redditi bassi. Ma anche per quelli alti. La presidente di Madrid e la sua squadra di governo proseguono nella loro politica fiscale, con l’obiettivo di promuovere un modello nettamente alternativo a quello dell’esecutivo centrale. In giornata, la regione ha presentato il suo piano per evitare che le aliquote Irpef dei contribuenti scattino verso l’alto a causa dell’inflazione, in caso di aumenti delle entrate. La misura “permetterà un risparmio di 200 milioni di euro a 3,5 milioni di madrileni” e avrà effetto già a partire dalla prossima dichiarazione dei redditi, ha affermato il vicepresidente madrileno Enrique Ossorio.

Secondo i calcoli del governo di Ayuso, la misura sarà beneficiosa in primo luogo per i “redditi più bassi”. Concetto su cui Ossorio ha battuto oggi il ferro in conferenza stampa. “Ad esempio, con un salario di 20.000 euro lordi, la riduzione dell’aliquota è del 6,26%, per un cittadino che guadagna il salario medio (32.600 euro lordi) sarà del 2,71%, mentre si attesterebbe all’1,49% per uno stipendio di 90.000 euro”, ha affermato. 

L’esecutivo di Ayuso sostiene che “questa iniziativa aiuta le famiglie a far fronte con maggiori garanzie all’aumento dei prezzi dell’energia e del paniere a fronte di una forte inflazione, mantenendo il loro potere d’acquisto”. Si tratta, in altre parole, del tipo di ricetta che il Partito Popolare considera chiave per affrontare il caro-vita attuale, in parziale contrapposizione con la concezione del governo centrale. 

Il premier Pedro Sánchez e i suoi, infatti, da diverse settimane considerano più efficace sostenere, con maggior spesa pubblica e aiuti diretti, le persone con più difficoltà economiche: in questo senso vanno interpretate misure annunciate come i tagli ai prezzi dei trasporti pubblici o le “riduzioni selettive” di imposte. 

A detta di Ossorio, la percentuale utilizzata per applicare gli sconti sull’Irpef (una misura chiamata deflactación) è “assolutamente oggettiva”: corrisponde al 4,1%, ovvero “l’incremento medio di costi salariali” comunicato dall’Istituto Nazionale di Statistica (INE) per il secondo trimestre 2022.

Come riporta Europa Press, la misura annunciata ha però suscitato proteste dell’opposizione. “Queste misure sono un regalo avvelenato”, ha affermato la leader di Más Madrid Mónica García. “Chi ha di più risparmierà 600 euro, chi ha di meno 6 euro”, ha aggiunto in dichiarazioni a media, e “chi ha di meno dovrà pagare di tasca propria un’assicurazione sanitaria privata, perché non avrà’accesso alla sanità e la scuola, che costa 500 euro al mese”.

Redazione Madrid

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