Serie A: Verona non è più fatale, e il Milan vince

Roberto Piccoli Fikayo Tomori in azione durante Verona-Milan al Marcantonio Bentegodi stadium in Verona
Roberto Piccoli Fikayo Tomori in azione durante Verona-Milan al Marcantonio Bentegodi stadium in Verona. ANSA/EMANUELE PENNACCHIO

VERONA. – La fatal Verona è ormai un pallido ricordo. A maggio dello scorso anno una vittoria al Bentegodi regalò al Milan lo scatto decisivo per il tricolore, oggi un altro successo permette ai rossoneri di rispondere a Napoli e Atalanta e rimanere agganciato all’alta classifica. Tre punti sudati, tuttavia, per la squadra di Pioli contro un Verona che ha tenuto il Milan sul piano fisico e finché lo ha sostenuto la condizione, ha saputo rispondere colpo su colpo ai campioni d’Italia.

Pioli è alle prese con una lunga lista di infortunati. Nel suo 4-2-3-1 Tatarusanu tra i pali, difesa composta da Kalulu, Gabbia, Tomori e Theo Hernandez. Tonali e Krunic formano il duo di mediana, mentre in attacco gioca ancora Giroud supportato da Adli, Brahim Diaz e Leao. A riposo Bennacer. Il Verona non è da meno per via di assenze. Bocchetti, al debutto sulla panchina gialloblù, conferma il modulo ma cambia qualche interprete.

A sorpresa Magnani è il centrale dei tre di difesa, Depaoli corre sulla destra, Hrustic e Verdi supportano l’unica punta Henry. Parte bene il Verona che crea qualche pensiero alla difesa milanista ma al primo errore del Verona i rossoneri mettono la freccia. Clamoroso errore di Hrustic, l’accelerazione di Leao è grandiosa, la deviazione sfortunata di Veloso combina la frittata.

Non passa un 1′ e il Milan potrebbe chiuderla. Altra palla persa dal Verona e ripartenza veloce del Milan. Diaz mette Giroud davanti a Montipò ma lo scavetto del francese è impreciso. Dalla rete sciupata a quella subita. Il Verona riesce a ribaltare con velocità il fronte d’attacco e libera alla conclusione Gunter. Tiro non impressionante, Gabbia è sfortunato, ci mette il piede e spiazza Tatarusanu.

Pioli cerca di dare una scossa ad un Milan sorpreso dall’intensità e dall’aggressività del Verona togliendo Diaz e Giroud e inserendo forze fresche come Rebic e Origi. Ma è un Verona che corre e riesce sempre a portare molti uomini in contropiede. Già in avvio Hrustic ha una buona opportunità ma il suo sinistro a giro non trova la porta rossonera.

Ma la partita è sempre viva e giocata a ritmi intensi. Theo Hernandez smazza un gran assist a Rebic che davanti a Montipò conclude sul corpo del portiere gialloblù. Il Verona perde Hrustic per infortunio, Bocchetti passa alle due punte inserendo Piccoli accanto ad Henry con Verdi alle loro spalle. E proprio Piccoli mette i brividi al Milan. Sul cross di Veloso testata di Piccoli e Tatarusanu è salvato dalla traversa con successiva voleè di Gunter fuori per un nulla.

Il Milan sembra subire il ritmo dei veneti e Pioli cambia ancora. Fuori contemporaneamente Adli e Krunic dentro Bennacer e Pobega. Il Milan inizia ad alzare i ritmi anche se il Verona non molla. Montipò è ottimo prima sul sinistro dalla lunga distanza di Theo Hernandez poi sulla girata di testa di Rebic su bel traversone di Tonali. Il Verona sembra accusare la fatica, il Milan prova decisamente a vincerla.

E’ indubbiamente un Verona alle corde, perde una palla in costruzione e il Milan lo punisce. Leao recupera palla, Rebic si allarga e serve un assist al bacio per Tonali che supera Montipò. Il Verona ci prova con orgoglio fino alla fine, decisivo Thiaw a salvare quasi sulla linea su Djuric. Vince il Milan, ma il Verona dà segnali importanti.