Serie A: Osimhen lancia il Napoli, controsorpasso all’Atalanta

Khvicha Kvaratskhelia in azione nella partita vinta dal Napoli sul Bologna 3-2.
Khvicha Kvaratskhelia in azione nella partita vinta dal Napoli sul Bologna 3-2. ANSA / CESARE ABBATE

ROMA. – Sorpasso all’Atalanta e decima vittoria consecutiva. Il Napoli è il solito rullo compressore ma stavolta deve faticare per superare 3-2 un ottimo Bologna trasformato da Thiago Motta. Per arpionare i tre punti Spalletti ricorre al suo cannoniere finora infortunato, Osimhen che risolve un match complicato.

Restano a braccetto, ma il distacco sale a 5 punti, Lazio e Udinese dopo una gara vibrante, che conferma la qualità delle due squadre, incollate alla zona Champions. Milinkovic-Savic trascina i suoi, ma l’infortunio muscolare di Immobile penalizza l’attacco. Due traverse per l’Udinese (per l’imprendibile Deulofeu è il quarto legno) che realizza una nuova impresa dopo il doppio recupero con l’Atalanta.

Alle spalle delle prime sei si materializza il recupero ieri della Juve, che esce dal tunnel vincendo il derby, e oggi dell’Inter. Lautaro e Barella replicano i gol del Nou Camp e Inzaghi può tornare a lavorare con calma. In zona salvezza un pari combattuto e spettacolare che fa comodo più allo Spezia che alla Cremonese, ancora alla ricerca della prima vittoria.

Meno facile del previsto il successo del Napoli inarrestabile di Spalletti su un Bologna che Thiago Motta sta riportando a buon livello. Prima gli ospiti poi i padroni di casa vanno in vantaggio, ma sono raggiunti subito. Zirkzee ammutolisce il Maradona ma Juan Jesus allontana i fantasmi. Poi è Lozano che va a segno ma Meret ha sulla coscienza il pari di Barrow. Sembra una gara stregata, ma ci pensa sempre Kvara a confezionare il settimo assist per Osimhen che approfitta di un errore di Bonifazi per mettere in cassaforte il 3-2 che non cambia più, nonostante la traversa di Zielinski.

La Lazio paga a caro prezzo l’equilibrato pari con l’Udinese. Il suo bomber e simbolo, Ciro Immobile, si ferma dopo mezz’ora per un infortunio muscolare e, dalla smorfia e della disperazione, potrebbe essere uno stop prolungato. In campo le squadre si equivalgono, la Lazio crea alcune occasioni, ma l’Udinese colpisce due legni con Samardzic e Deulofeu e sta sempre in partita. Più geometrica la manovra biancazzurra, con un Milinkovic-Savic sempre ispirato, ma alla fine Sarri, che si lamenta ancora una volta per le condizioni del campo di gioco, strappa il quinto clean sheet consecutivo. Sottil può essere fiero della sua squadra che ha Beto in tono minore, ma Deulofeu spopola e Success entra benissimo.

L’Inter torna protagonista e, dopo la battaglia di Barcellona, impone la legge del più forte superando la Salernitana. Niente di clamoroso, ma una gestione mai in affanno che riporta nella zone nobili della classifica, con Calhanoglu che prende in mano la squadra nelle funzioni di Brozovic. Inzaghi può respirare, il prossimo rientro di Lukaku darà ulteriore spessore all’attacco. Intanto riprende confidenza col gol Lautaro che sblocca la gara, poi tocca a Barella metterla in sicurezza. Dzeko è impreciso in alcune occasioni ma la Salernitana alza bandiera bianca, l’assenza di Fazio pesa sugli assetti difensivi.

Pari scintillante tra Spezia e Cremonese: emozioni, quattro gol e squadra mai dome alla ricerca della vittoria. Per i liguri è un passo in avanti, per i lombardi e’ il quarto punto in dieci gare. Troppo poco per salvarsi. Dessers porta gli ospiti in vantaggio all’ìnizio, Dessers e Holm ribaltano il risultato in 4′. Nella ripresa meritato pari di Pickel.

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