Giornata mondiale pane, alimento centrale in tutte le culture

ROMA, 15 OTT – Nonostante la crisi che rischia di mettere in ginocchio la filiera dell’arte bianca, la Giornata mondiale del pane è l’occasione per celebrare, domenica 16 ottobre, la centralità di un cibo che ha sempre unito, attraverso i secoli, popoli, culture e religioni. Perché il pane, oltre alla sua valenza simbolica, soprattutto nel nostro Paese, costituisce “anche un inestimabile patrimonio culturale da tutelare e da promuovere con circa 250 le tipologie di pane che raccontano la storia dell’Italia, delle sue Regioni, delle sue collettività”, sottolinea Italmopa – Associazione Industriali Mugnai d’Italia (Federalimentare/Confindustria) .

“La produzione, da parte dei nostri Molini, di farine e semole destinate alla sola panificazione, sia essa artigianale o industriale, ammonta annualmente – spiega Andrea Valente, presidente Italmopa – in circa 2,4 milioni di tonnellate, alle quali aggiungere circa 250.000 tonnellate destinate ai prodotti sostitutivi del pane”. Tuttavia l’incidenza del costo del grano sul prezzo del pane è marginale, pari a circa il 10% in media. Lo dimostra, secondo la Coldiretti, anche l’estrema variabilità delle quotazioni al dettaglio lungo la Penisola: “un chilo di grano viene pagato oggi agli agricoltori intorno ai 36 centesimi e serve per produrre un chilo di pane che viene venduto ai consumatori a prezzi che variano dai 3 ai 5 euro a seconda delle città”.

A pesare sulla filiera dell’arte bianca sono invece i rincari energetici, che incidono sui costi di produzione. “I prezzi all’ingrosso delle farine di grano tenero in costante aumento, sono arrivati a segnare un +51% e +45% nei mesi di agosto e settembre, rispetto ai prezzi di un anno fa”, denuncia il presidente Fiesa Assopanificatori Confesercenti, Davide Trombini, che coglie l’occasione di questa giornata “per rivolgere un vivo appello alle forze politiche tutte e al futuro Governo, affinché si esca dalle misure tampone per contrastare il caro energia”. (ANSA).

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